VERANO BRIANZA – Il sopralluogo era dovuto alla segnalazione di movimenti sospetti e furtivi in un’area industriale. Quando i Carabinieri sono entrati nei capannoni, però, si sono accorti di una situazione di ben altro tipo: clandestini al lavoro in condizioni igieniche davvero pietose.
La scoperta è avvenuta nel pomeriggio di mercoledì. I militari della stazione di Giussano hanno fatto irruzione in un capannone adibito alla lavorazione e allo stoccaggio di bancali in legno e hanno trovato cinque immigrati clandestini (quattro malesi e un togolese) di età compresa i 20 e i 44 anni, mentre erano intenti a fornire manodopera nell’azienda di proprietà di un cittadino rumeno 49enne, presente sul posto, residente nel lodigiano.
All’interno del capannone vi era anche un’area estremamente fatiscente e ben al di là di qualsiasi requisito minimo igienico-sanitario, di sicurezza e vivibilità per dare ospitalità ai lavoratori.
Al termine di tutti gli accertamenti il romeno è stato denunciato per violazione in materia giuslavorista (art. 22 del d.lgs. 286/1998) e sfruttamento del lavoro (art. 603 bis c.p.). La sede operativa della società è stata posta sotto sequestro. Nei prossimi giorni sono previste ulteriori verifiche insieme all’autorità sanitaria e con il coinvolgimento degli specialisti dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Milano.