MONZA – Lavoratrici e lavoratori del trasporto pubblico locale in sciopero per quattro ore nella giornata di lunedì. Le segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti organizzano la mobilitazione nelle prime 4 ore per il personale viaggiante e l’articolazione dell’adesione varia in base alle aziende di trasporto, i motivi di tale differenziazione di orario di inizio sciopero sono dovuti ad un sistema dei trasporti che nella nostra provincia è molto frammentato e pecca di assenza di coordinamento da parte dell’Agenzia di bacino. I motivi dello sciopero sono molti, in primis il contratto scaduto da 3 anni.
Le organizzazioni sindacali del territorio, consapevoli del possibile disagio, soprattutto al mondo della scuola, il 4 febbraio hanno inviato una lettera aperta ad insegnati, genitori e studenti con l’obiettivo di sensibilizzare rispetto ai motivi dello sciopero ed ai problemi mai irrisolti della mobilità in Brianza e che la pandemia non ha fatto altro che aggravare.
Le organizzazioni sindacali, quindi chiedono la solidarietà agli utenti del servizio di trasporto pubblico e soprattutto del mondo delle scuole, sottolineando l’importanza della riapertura delle scuole e della volontà da parte del comparto di trasportare le persone in sicurezza, sicurezza che include anche il personale autista.
In questi mesi di emergenza sanitaria le lavoratrici e i lavoratori del trasporto pubblico locale hanno continuato a fornire il loro indispensabile contributo e alcune di queste persone si sono ammalate.
Altri dipendenti sono stati posti in cassa integrazione vedendo, come molti altri lavoratori nel Paese, drasticamente ridotto il proprio reddito.
“Per questo – spiegano i sindacati con una nota – bisogna superare il diktat delle aziende del settore, che vorrebbero negare il rinnovo del contratto, azzerando il triennio 2018/2020. Prima della pandemia il personale di trasporto pubblico era oggetto di aggressioni, per un brevissimo periodo è stato considerato un eroe, ma solo a parole. E’ necessaria una riforma del settore, che anche nella nostra provincia garantisca una mobilità sostenibile, capillare ed universale, ma soprattutto coordinata in una logica di sistema in cui le istituzioni e l’agenzia di bacino devono fare la propria parte! La paura è che se non si interviene immediatamente con un coordinamento complessivo, l’offerta di trasporto pubblico verrà ulteriormente indebolita. Per queste ragioni l’8 febbraio ci sarà una prima giornata di mobilitazione di 4 ore. La solidarietà di chi utilizza il trasporto pubblico è importante. chiediamo di sostenere la nostra mobilitazione del comparto, per il futuro della mobilità di tutti e per tutti”.
“I motivi dello sciopero sono molti e si sommano a quelli che quotidianamente devono affrontare i nostri autisti – dichiara Sara Tripodi, segretario generale Filt Cgil Monza e Brianza -; una volta il mestiere dell’autista era riconosciuto anche dalla collettività, oggi non sono altro che numeri, capro espiatorio da parte della collettività di tutte la inefficienze del servizio. I carichi di lavoro e le responsabilità sono maggiori e non corrisposte da un salario dignitoso. Il traffico cittadino ed extraurbano è triplicato e senza una rete infrastrutturale adeguata, Tutti i giorni bisogna fare i conti con il traffico, con il rispetto del codice della strada, con percorrenze non realistiche che caricano di stress il personale. A questo si aggiunge la scelta scellerata di alcune società quali Autoguidovie di attuare la digitalizzazione a discapito della sicurezza di chi viaggia sul mezzo, infatti secondo nuove disposizioni aziendali durante la propria attività lavorativa (la guida) dovrebbe controllare l’app aziendale per verificare eventuali variazioni della viabilità. Crediamo che sia necessaria un’inversione di tendenza ed una riforma di un sistema davvero ancora troppo frammentato soprattutto nella nostra provincia. Per queste e molte altre ragioni la mobilitazione è l’unica strada percorribile”.