Prima i tagli della Pfizer, poi quelli di AstraZeneca. I Paesi dell’Unione Europea incassano ora anche il no della Johnson & Johnson su cui riponevano parecchie aspettative per velocizzare la somministrazione del vaccino ai cittadini e combattere la diffusione del virus.
Johnson & Johnson ha infatti comunicato all’Unione Europea di avere problemi di approvvigionamento che potrebbero complicare i piani per fornire 55 milioni di dosi del suo vaccino contro il coronavirus nel secondo trimestre dell’anno. Lo hanno riferito fonti Ue all’agenzia Reuters.
Il vaccino di Johnson & Johnson, che richiede una sola dose, dovrebbe essere approvato l’11 marzo dall’Ema. L’azienda si è impegnata a fornire 200 milioni di dosi all’Unione europea per il 2021.