Da lunedì 15 marzo 6,9 milioni di studenti seguiranno le lezioni da casa. Otto ragazzi su dieci (81%) degli 8,5 milioni di alunni iscritti nelle scuole statali e paritarie. Un “lockdown formativo” quasi totale, con una “scuola diffusa” nelle case di quasi 7 milioni di famiglie italiane. Ma potrebbero essere ancora di più gli studenti costretti alla didattica a distanza, se i governatori regionali disporranno la sospensione delle attività in presenza dove vi siano più di 250 contagi settimanali ogni 100mila abitanti.
Tuttoscuola ha effettuato una mappatura del numero di studenti che conseguentemente dai prossimi giorni faranno lezione a scuola o da casa, sia per area geografica, sia per grado di scuola.
Nello specifico, secondo i calcoli di Tuttoscuola, dovrebbero essere dunque 6 milioni e 875mila (otto su 10) gli alunni di scuole statali e paritarie costretti a seguire le lezioni a distanza su un totale di 8milioni e 506mila. I dati comprendono anche oltre un milione di bambini di scuola dell’infanzia esclusi dalle attività educative in presenza a scuola. Nel calcolo si è anche tenuto conto della chiusura totale delle scuole in alcuni comuni delle regioni (es. Sicilia, Toscana, Umbria) che sono in zona arancione.
Le regioni più interessate da questa chiusura totale e con quantità notevoli di ragazzi a casa sono la Lombardia con 1.401.813 alunni in DAD, la Campania con 944.993, il Lazio con 821.329, il Veneto con 680.096, l’Emilia Romagna con 620.423, la Puglia con 585.344, il Piemonte con 573.231.
Si salva da questa chiusura totale la Sicilia (incidenza di casi positivi per 100.000 abitanti rilevata dalla Fondazione Gimbe a 157) con 613.691 alunni a scuola, la Val d’Aosta (indice 142) con 15.552 in presenza e la Sardegna (indice 71) con 169.172 alunni in zona bianca; momentaneamente si salva anche la Calabria con 233.209.
Complessivamente vi saranno 1,6 milioni (19%) di alunni in presenza a scuola e 6,9 (81%) in DAD, con la consueta alternanza del 50% per gli studenti delle superiori nelle poche regioni in cui è consentito.
Con riferimento ai diversi settori scolastici, seguiranno le attività didattiche a scuola 372.743 bambini delle scuole dell’infanzia (il 26,8%), 575.915 alunni della primaria (il 22,1%), 365.721 alunni della scuola secondaria di I grado (il 21,3%) e parzialmente in alternanza al 50% 298.156 studenti delle superiori (il 10,7%).