Centoventi milioni per il rifinanziamento del fondo per la filiera del libro, “un bel segnale per le libraie e i librai italiani”. Così Ali-Confcommercio commenta la misura contenuta nel decreto Sostegni sottolineando però che nelle ultime settimane le librerie hanno subito pesantemente le conseguenze della riduzione della mobilità dei cittadini, un calo di consumi che si somma a quello dell’intero 2020.
Secondo i dati diffusi dall’Associazione Italiana Editori, la quota di mercato delle librerie è infatti passata dal 73% al 57% (il mercato nel complesso ha chiuso con un +2,8%) e solo grazie all’entrata in vigore della legge sul libro e alle misure adottate dal governo (come i 30 milioni del fondo acquisto biblioteche, i 18 milioni del tax credit librerie, il riconoscimento del libro come bene essenziale, il credito affitti), sono riuscite a rientrare in parte dalle perdite pesantissime causate dal lockdown. Librerie universitarie, quelle situate nei centri a vocazione turistica, centri storici e centri commerciali e in zone di grande passaggio come aereoporti e stazioni non hanno però avuto questa “fortuna” e hanno chiuso l’anno con perdite importanti che ne mettono a serio rischio la continuità operativa.
“Siamo fiduciosi – sottolinea l’associazione – che il ministro Franceschini, come già avvenuto nel 2020, vorrà intervenire prontamente a sostegno delle librerie che hanno avuto i maggiori danni nella filiera del libro per evitare che le contrazioni di fatturato possano avere pesanti ripercussioni sulla tenuta della rete commerciale delle nostre imprese, le uniche del mondo del libro che devono recuperare i livelli precrisi”.