SEREGNO – La città di Seregno e Accademia Carrara di Bergamo insieme, in collaborazione con il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Due opere di Evaristo Baschenis sono esposte presso il municipio di Seregno fino a fine giugno. A Seregno, comune che ha dato i natali al pianista e compositore Ettore Pozzoli, un progetto celebra la musica e la pittura attraverso due importanti prestiti concessi da Accademia Carrara di Bergamo e da Intesa Sanpaolo che vedrà l’esposizione, nella Sala Crippa del municipio, di Strumenti musicali e tendone rosso di Evaristo Baschenis (1617-1677) e Natura morta con zucche e cesto di mele (secolo XVII, terzo quarto).
Grazie a questa iniziativa, l’amministrazione comunale e il museo di Bergamo proseguono il rapporto di vicinanza iniziato nel 2020 in occasione dell’esposizione in Carrara de I Musici di Caravaggio dal Metropolitan Museum di New York, capolavoro che ha ispirato un omaggio a Seregno dello street artist Ravo Mattoni. In questa nuova occasione di arricchimento culturale, l’arte incontra la musica grazie a Evaristo Baschenis: inventore del genere della natura morta con strumenti, il pittore secentesco fonde magistralmente il rigore ottico di Caravaggio e la tradizione realista lombarda con una moderna capacità prospettica e illusionistica.
Strumenti musicali e tendone rosso, una delle opere del maestro conservate in Carrara, è un dipinto della maturità, collocato anticamente nel monastero di San Paolo d’Argon, e giunto alla municipalità attraverso le soppressioni napoleoniche. Nella tela, gli strumenti musicali e gli oggetti sono disposti con apparente casualità su un tavolo ricoperto da un panno e l’immagine è dominata da un’atmosfera di assoluto silenzio e immobilità, in cui lo scorrere del tempo è scandito dalla polvere che si deposita sugli oggetti, caratteristica che ben rappresenta la cifra stilistica del pittore e la sua spinta innovatrice.
Di Natura morta con zucche cesto di mele non si hanno notizie della storia collezionistica e sulla sua destinazione originaria, ma la semplicità della scena, unita allo schietto naturalismo della raffigurazione e alla teatrale regia luministica, suggeriscono di collocare la tela nella stagione giovanile del pittore. Il dipinto è il risultato di una sincera adesione a quella vocazione tutta lombarda per la raffigurazione della realtà di cui tra Bergamo, Brescia e Cremona, Baschenis trovava numerosi esempi.
“La città di Seregno – afferma Maria Cristina Rodeschini, direttore dell’Accademia Carrara – dedica alla cultura un’attenzione e una cura che traspaiono nella vita delle proprie istituzioni culturali, a partire dalla bella e accogliente Biblioteca civica intitolata a Ettore Pozzoli, musicista e appassionato didatta. L’incontro con l’Accademia Carrara di Bergamo avviene lo scorso anno, durante un’estate difficile: I musici di Caravaggio del Metropolitan Museum di New York vengono ospitati per tre mesi in Carrara, richiamando un vasto pubblico, desideroso di riprendersi la vita dopo le troppe privazioni causate dalla pandemia. Il museo bergamasco è stato tra i primi a riaprire i battenti nella convinzione che la cultura e l’arte abbiano, tra i molti ruoli, quello di lenire la sofferenza e favorire il benessere delle persone. Tra Bergamo e Seregno è iniziato così un percorso di conoscenza. La scelta in occasione di questa prima collaborazione ha per tema la musica che Evaristo Baschenis, pittore tra i più capaci e sensibili del Seicento lombardo, ha saputo far proprio con maestria, verità e bellezza.
“Alcuni percorsi si intrecciano quasi per caso – dichiara il sindaco Alberto Rossi -e poi danno vita a qualcosa di straordinario. Dal nostro incontro con l’Accademia Carrara, nel segno di Caravaggio e di Ravo Mattoni, è nata questa mostra di Evaristo Baschenis. Una sfida che raccogliamo, che dedichiamo al nostro concittadino, il grande musicista Ettore Pozzoli, e che affrontiamo con l’entusiasmo e la determinazione di chi vuole offrire alla città e al territorio una proposta culturale di particolare levatura”.