Almeno un milione di persone tra italiani e stranieri sono costretti quest’anno a rinunciare alla tradizionale scampagnata per il pranzo nelle strutture agrituristiche tra Pasqua e Pasquetta. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che si registra però il boom del meal delivery che in Italia nell’ anno della pandemia ha fatto registrare un giro d’affari record in Italia per un valore di 706 milioni di euro con un incremento annuo del +19%.
Le vacanze di Pasqua avviano tradizionalmente nelle campagne la stagione turistica che quest’anno è stata purtroppo bloccata dall’emergenza Covid. L’inizio della primavera – precisa la Coldiretti – è infatti il momento migliore per assistere al risveglio della natura che riguarda piante, fiori e uccelli migratori, ma anche le attività agricole con i lavori di preparazione dei terreni, la semina e la raccolta delle primizie.
La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è la qualità più apprezzata negli oltre 24mila agriturismi presenti in Italia dove per la chiusura forzata è stata completamente azzerata la presenza degli ospiti con grandi difficoltà per gli operatori ma molte strutture di Campagna Amica e Terranostra si impegnano comunque a consegnare iI pranzo pasquale direttamente nelle case degli italiani lungo tutta la Penisola ma in alcuni casi si organizzano consegne anche per il pic nic casalingo di Pasquetta.
In questo momento difficile i cuochi contadini continuano a cucinare, nel rispetto delle tradizioni e della stagionalità con menu realizzati tipici della tradizione delle diverse regioni. Ravioli del Plin in Piemonte, il capretto al forno in Lombardia, l’insalata di tarassaco in Veneto, l’abbacchio alla romana nel Lazio, la coratella di agnello in Umbria e Marche, il Benedetto in Puglia, gli strascinati con cruschi in Basilicata – sottolinea la Coldiretti – sono solo alcune delle ricette tipiche della Pasqua proposte dagli agriturismi nei menu da consegnare a domicilio.