LONDRA – “Grazie ancora a tutti voi per la tua pazienza. Gli sforzi stanno pagando”. Lo ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson annunciando la seconda fase della road map per contrastare la pandemia di Covid e confermando quindi a partire dal prossimo 12 aprile la riapertura di alcune attività commerciali. Fra queste anche i pub. “Io stesso lunedì andrò al pub” ha detto Johnson, sottolineando tuttavia che persiste la necessità di fare attenzione e rispettare le regole.
Il primo ministro britannico ha confermato che non è ancora stata presa una decisione sulla ripresa dei viaggi internazionali. Rispondendo a domande dei giornalisti si è scusato per la mancanza di una decisione a riguardo ma ha sottolineato che “non va sottovalutato” il rischio per i viaggiatori di importare il virus nel Regno Unito.
“Non verrà chiesto alcun ‘certificato’ o ‘covid status’ alle persone che si recheranno in negozi o pub a partire da lunedì, né pensiamo ad una cosa simile per la fase tre della roadmap”: lo ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson rispondendo a domande in conferenza stampa. “L’idea però di uno status sul vaccino può essere utile per i viaggi a livello internazionale e ci stanno pensando in molti”, ha aggiunto, ma ha escluso l’introduzione a breve di un ‘passaporto vaccinale’.
Il governo britannico offrirà da venerdì prossimo all’intera popolazione la possibilità di effettuare due test rapidi anti Covid alla settimana nell’ambito di un rafforzamento del piano nazionale di prevenzione contro il coronavirus: lo ha detto il ministro della Sanità, riporta oggi la Bbc, secondo il quale l’iniziativa contribuirà a sopprimere qualsiasi focolaio del virus nel momento in cui il Paese esce gradualmente dal suo lungo periodo di lockdown. I test rapidi, che forniscono un responso entro 30 minuti, saranno disponibili gratuitamente in appositi centri, nelle farmacie e saranno anche inviati per posta. Questi test vengono già offerti ai bambini nelle scuole e alle loro famiglie, oltre a tutti coloro che devono uscire di casa per recarsi al lavoro. Eseguire “test rapidi su base regolare è più importante che mai per assicurarci che gli sforzi” fatti finora non siano sprecati, ha commentato il premier Boris Johnson.