MONZA – Senza certezze sul futuro, anche gli artigiani bloccano le assunzioni. Il ritorno al livello pre-pandemia risulta ancora molto lontano. E le previsioni per il 2021 risultano ancora peggiori dell’anno scorso. E’ la fotografia che emerge da un’analisi di un significativo campione di aziende dell’area Milano e Monza-Brianza per le quali gestiamo i servizi di elaborazione di buste paga e consulenza sindacale.
Rispetto all’intero 2020, le proiezioni basate sui dati del primo trimestre del 2021 registrano un ulteriore arretramento delle diverse tipologie contrattuali di assunzione con una leggera ripresa solo dell’apprendistato. Gli altri dati sono profondamente negativi. “Auspichiamo un’impennata di nuove assunzioni verso il termine della campagna di vaccinazione, quindi dopo l’estate – spiega il segretario generale di Unione Artigiani, Marco Accornero – Ma i dati di oggi ci dicono che occorre un concerto di politiche attive del lavoro ancora più imponente. Nel frattempo le aziende resistono con la cassa integrazione pur continuando a non trovare i profili più esperti e specializzati”.
I trend iniziali del 2021 confrontati sui dati dell’intero 2019, preso come punto di riferimento pre-pandemia, indicano un dimezzamento dei contratti di apprendistato e dei contratti full time a tempo indeterminato. Non recuperano nemmeno i part-time e i contratti a termine per i quali al momento è previsto un calo, confrontato col 2019, di oltre il 60%. Di conseguenza cala in modo abissale, anche in questo caso, per oltre il 70%, la stabilizzazione dei contratti temporanei.