A San Marino i ristoranti da lunedì scorso hanno riaperto la sera, ma al momento non si registrano corse ai tavoli, dato che il servizio deve essere interrotto alle 21.30 e la clientela è solo quella locale, dato che gli italiani non possono ancora andarci. La campagna vaccinale sul Titano procede veloce; su 33 mila abitanti, 18mila hanno già ricevuto almeno la prima dose.
Tra i clienti che chiamano i locali, però, non si respira la serenità di un tempo. “Si nota una differenza sulle fasce d’età – spiega lo chef Luigi Sartini – Chi ha qualche anno in più sta un po’ sulle sue, è molto timoroso, chiede determinate garanzie, e se ci sono molti prenotati non vengono. Mentre la fascia più giovane è più spigliata”.
La decisione di riaprire i locali pubblici la sera fa contenti i ristoratori, anche se “non è che dal punto di vista lavorativo ci sia tutta questa corsa al ristorante”, spiega Sartini, che è anche presidente dell’Usot, l’associazione sammarinese degli operatori turistici. “Le aspettative salgono per la prossima settimana”, aggiunge, quando l’orario di apertura sarà esteso alle 23. In questo periodo dell’anno si sarebbero già visti i primi visitatori, ma le vie del centro storico sono pressoché vuote, e molti dei negozi dedicati ai turisti, come quelli di souvenir, hanno scelto di rimanere chiusi.