TRENTO – Il Trentino anticipa le decisioni del Governo. Da lunedì 19 aprile riaprono bar e ristoranti all’aperto dalle 5 alle 18. Lo ha deciso la Giunta provinciale, che ha approvato una delibera sulla scorta della legge 3 del 2020, varata subito dopo il primo lock-down dello scorso anno e che ha una parte dedicata a potenziali riaperture.
Lo scorso anno la legge non era stata impugnata dal Governo in carica. “Valutato insieme all’Azienda sanitaria che c’è una stabilizzazione e un calo dei contagi e delle ospedalizzazioni, abbiamo deciso come Giunta di anticipare l’uscita ufficiale dalla zona arancione per alcune delle attività che stanno soffrendo particolarmente”, ha spiegato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti in una conferenza stampa. “È una sperimentazione, anche rispetto a quello che sta decidendo il Governo in queste ore. È una forma di autonomia. Crediamo che la delibera possa non essere impugnata”, ha detto.
“In base alla classificazione settimanale dell’Istituto superiore di Sanità, il Trentino ha un Rt pari a 0,69 e incidenza pari a 120. “Siamo ben al di sotto della soglia di allerta, sono dati fortemente da zona gialla”, ha detto il presidente della Provincia Maurizio Fugatti.
Come ha spiegato l’assessore al Turismo Roberto Failoni, rimane la regola del limite delle quattro persone al tavolo, salvo non si tratti di conviventi. Negli spazi interni dei locali potranno continuare a sedersi i clienti che già adesso usufruiscono del servizio buono pasto o mensa aziendale. Per tutti gli altri, sarà obbligatorio usare esclusivamente gli spazi all’aperto. “Ci sono linee guida semplici e facilmente attuabili”, ha rassicurato Failoni. “Ci sembra un segnale di ritrovata serenità, per quanto possibile. Per quei locali che non hanno lo spazio all’aperto o non hanno fatto richiesta di plateatico al Comune, abbiamo sollecitato il Consorzio dei Comuni affinché le amministrazioni vengano incontro alle diverse esigenze”, ha aggiunto. (Ansa).