“La volontà del presidente Draghi” di riportare tutti i ragazzi in presenza a scuola “vuole essere un segno importante: la scuola prima di tutto; affronteremo i problemi che ci sono. E una indicazione politica – nel senso più alto della parola – che diamo al Paese; i problemi li affronteremo, non siamo ciechi, né distratti, siamo gente che lavora. La scuola per troppo tempo è stata al margine dell’attenzione del paese. Con il metodo del dialogo troveremo una soluzione e non sarà di ripiego”. Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi all’iniziativa Prima la scuola promossa in Senato oggi pomeriggio.
Il ministero della Salute sta valutando l’evidenza del test salivare per monitorare, attraverso gruppi di alunni, e prevenire l’eventuale contagio importando il ‘modello Lazio e Bolzano’ a scuola un po’ in tutte le Regioni, ma sono queste ultime che hanno la competenza: e questo ci preoccupa, avremo ancora una volta una situazione a macchia di leopardo”. Lo dice Maddalena Gissi, segretario Cisl Scuola. Gissi sottolinea come sia sbagliata la difformità tra territori che ha portato la dad a richiesta, per esempio, in Puglia. “Serve una presa di posizione di Regioni, Anci, Upi e Governo per garantire maggiore uniformità”, aggiunge.