MONZA – Georg Grozer sarà un giocatore della Vero Volley Monza per la stagione 2021-2022. Classe ’84, “the man with the hammer”, l’uomo con il martello, così soprannominato per la sua potenza, è uno dei bomber più importanti a livello internazionale, autore di prestazioni strabilianti che gli sono valse, oltre ad importantissimi premi individuali, moltissimi trofei sia con i club che con la nazionale tedesca. Servizio preciso, attacco micidiale ma anche tanta classe. Due volte pallavolista dell’anno in Germania (2010 e 2011), giocatore più spettacolare d’Europa nel 2014 per la CEV, miglior opposto del Campionato Europeo del 2017, il nuovo posto due rossoblù è pronto a vivere la sua prima avventura in maglia Vero Volley tra SuperLega Credem Banca e CEV Cup, coppa che tra l’altro manca nella sua bacheca.
Le statistiche di Grozer della stagione 20-21, disputata con la maglia di Piacenza, parlano di 24 presenze tra campionato, Coppa Italia e Play Off Scudetto, 83 set disputati, 364 punti (secondo miglior realizzatore dei suoi), 40 ace (miglior battitore dei piacentini, undicesimo a livello generale), il 44,4% in attacco e 34 muri personali (secondo miglior muro degli emiliani).
LA CARRIERA IN BREVE
Grozer, ungherese di nascita e naturalizzato tedesco, cresce pallavolisticamente nel paese che gli ha dato i natali, iniziando a giocare con il Vasas prima (1992 al 1998) ed il Dunaferr poi (dal 1998 al 2000), squadra con cui esordisce nella massima serie ungherese nel 2000-2001. Nel 2001-2002 passa al Kaposvar, vincendo la Coppa d’Ungheria, poi nel 2002-2003 si trasferisce in Germania al Merser, dove rimane fino al 2007-2008. Presa la cittadinanza tedesca, l’opposto viene chiamato in Italia a Loreto, in A2, per il finale di stagione, mentre dal 2008 al 2010 è al Friedrichshafen, nuovamente in Bundesliga tedesca, dove vince due scudetti di fila. Dal 2010 al 2012 passa all’Asseco Resovia, vincendo lo scudetto alla seconda stagione, poi nel 2012-2013 passa alla formazione russa del Belgorod, dove alza due coppe di Russia, due Supercoppe russe e la Champions League del 2014. Dopo una breve esperienza in Qatar con lo Al-Jaish, nel 2015-2016 gioca un anno al Samsung Bluefangs, nella V-League Sudcoreana, e la stagione seguente alla Shanghai, dove conquista lo scudetto e viene premiato come miglior opposto. Torna in Qatar con l’Al-Arabi nel 2017, poi passa al Club russo della Lokomotiv Novosibirsk, ma nel corso della stagione si trasferisce nuovamente al Belgorod. Dal 2018 al 2020 veste la casacca dello Zenit San Pietroburgo, mentre in quella appena conclusa ha indossato quella di Piacenza nella massima categoria del volley italiano. Con la nazionale tedesca ha partecipato alle Olimpiadi di Londra 2012, vincendo la European League del 2009, un Bronzo al Mondiale di Polonia 2014 e un Argento all’Europeo del 2017. Suo padre è un ex pallavolista (Georg Grozer), mentre sua sorella, Dora, gioca all’Allianz MTV Stuttgart in Bundesliga.
“Sono davvero felice per questa nuova avventura – afferma Grozer -, avendo visto Monza esprimere una ottima pallavolo la passata stagione. Helena Havelkova, la mia compagna, è già stata al Consorzio Vero Volley e mi ha parlato di una realtà seria ed organizzata, motivo per cui sono ancor più soddisfatto della mia scelta di far parte di questo Club. Sono inoltre molto contento di giocare insieme a Beretta e Dzavoronok, due miei grandi amici da diverso tempo. La Vero Volley nell’ultimo campionato ha giocato come piace a me: emozionandosi in campo e tirando fuori la grinta. Avere dei compagni che scendono in campo con questo approccio è molto importante. Come dice spesso Dzavoronok il “lion mood” è una qualità fondamentale per me che penso mi sia mancata un po’. Il Vero Volley ha un palazzetto fantastico, grande ambizione e questo ha reso questa scelta facile da prendere. Cosa porterò? Esperienza dal punto di vista sia tecnico che fisico-mentale, visto che mi sento bene ed in forma. Ho lo stesso atteggiamento positivo di tanti giocatori di Monza e questo, oltre alla felicità di poter giocare la CEV Cup, che non ho mai vinto, sono ragioni di motivazione a dare il massimo. Spero che il Covid passi presto e che i tifosi, di cui ho sentito parlare benissimo, tornino a guardarci dal vivo. Non vedo l’ora di conoscere i compagni e la società: sono certo che diventeranno come una seconda famiglia per me”.