“L’avidità vaccinale ha penalizzato l’Europa. E per colpa di Paesi senza scrupoli in Italia la vaccinazione di massa scatterà solo in estate, quando avremo 30 milioni di dosi disponibili al mese”: lo ha detto il direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Nicola Magrini, in un’esclusiva all’Osservatorio Economico e Sociale Riparte l’Italia in occasione del webinar “La campagna vaccinale: le prospettive di ripartenza del Paese”.
Magrini si dice positivo sull’andamento della campagna vaccinale: “A giugno i quantitativi di vaccino saranno notevolmente ampliati, anche a diverse modalità e a nuovi punti di somministrazione”.
“AstraZeneca – ha spiegato Magrini – ha fatto una scelta audace ed etica di offrire il proprio vaccino al prezzo di costo e questo può aver indotto qualcuno a ragionare che costando meno poteva valere meno, ed è paradossale. Era invece una scelta etica rivolta al Sud del mondo. I prezzi per altro sono riservati ma per una serie di errori sono stati resi noti Poi ci sono stati scivoloni da parte dell’azienda”.
“Se è vero che la ricerca scientifica si fa in silenzio – afferma Magrini -, in alcune discussioni mi sono posto il problema, ed ero isolato nonché criticato, quando segnalavo che senso aveva comunicare una cosa che sappiamo e che è così difficile da condividere. Sono sembrato così quello che voleva occultare dati o prove. Alla fine è stato un esercizio di partecipazione collettiva a quello che di solito è un esercizio di accumulazione delle conoscenze in tempi più lunghi. Per molti farmaci ci sono rischi ben più alti di questi e li accettiamo con consapevolezza e con responsabilità”.
Infine sull’evoluzione delle cure nei pazienti Covid, Magrini ha sottolineato che “sono evolute piuttosto bene. Abbiamo messo via via a fuoco la sequenza giusta, molta ricerca va ancora fatta. In più sono in arrivo alcuni nuovi antivirali e altri nuovi trattamenti. Su un paio di questi si comincia anche a puntare, sulla base di dati indicativi di nuova efficacia”. (Ansa)