La Commissione europea propone agli Stati membri di allentare le attuali restrizioni sui viaggi non essenziali, come quelli per turismo, nell’Ue, tenendo conto dei progressi delle campagne di vaccinazione e degli sviluppi della situazione epidemiologica a livello mondiale.
L’ingresso nell’Unione può essere consentita a tutte le persone provenienti da Paesi con una buona situazione epidemiologica e a tutte le persone che hanno ricevuto l’ultima dose raccomandata di un vaccino autorizzato dall’Ue. In proposito vengono indicati precisi parametri: i Paesi di provenienza devono avere un tasso di notifica pari a 100 su 14 giorni, su 100 mila persone, verranno analizzate le percentuali dei test condotti, i tassi di positività e le tendenze. Sulla base di questi elementi sarà stilata una lista.
Saranno comunque ancora richiesti test ed eventuali periodi di quarantena. Il provvedimento dell’Esecutivo comunitario sarà presentato mercoledì agli ambasciatori dei 27 Paesi Ue. Bruxelles spera di arrivare ad un via libera del Consiglio per fine mese. A quel punto la Commissione punta ad includere nell’elenco dell’allentamento delle restrizioni un congruo numero di Paesi.
Sicuramente vi rientrerà Israele, e probabilmente anche Regno Unito e Stati Uniti, che tuttavia ad ora continuano a destare alcuni interrogativi. La proposta prevede comunque un nuovo meccanismo di ‘freno di emergenza’ da coordinare a livello Ue e che limiterebbe il rischio di importazione delle varianti del virus.