SEREGNO – Lo Sportello badanti raddoppia e, in tempo di emergenza Covid, fa miracoli. C’è davvero soddisfazione in Comune per i risultati ottenuti nel giro di un periodo davvero brevissimo da questo servizio: un vero e proprio punto di incontro tra le famiglie di persone anziane e disabili alla ricerca di un’assistente familiare e persone che si mettono a disposizione per questo lavoro.
La ricerca di una persona capace e fidata, si sa, spesso risulta difficoltosa. Sia perché non si sa mai a chi rivolgersi sia perché non sempre le persone si dimostrano poi affidabili. Entrambi gli ostacoli sono rimossi dallo sportello attivo presso l’Ufficio di Piano dell’Ambito Territoriale di Seregno (telefono: 3482535409 – e-mail inclusionesociale@seregno.info), che in virtù delle necessità emerse ha deciso di raddoppiare la sua presenza attivando anche un presidio di prossimità nei locali dello Spazio InConTatto di via Bottego 12: è quel centro servizi situato nel quartiere di Sant’Ambrogio, che all’inizio aveva fatto discutere nel timore che potesse trasformarsi in uno sportello immigrati, e che in realtà si sta distinguendo sempre di più per i servizi offerti e per la capacità di avvicinare la cittadinanza, riunendo nello stesso momento anche generazioni diverse, con una pluralità di attività.
Lo Sportello badanti è tutt’altro che improvvisato: è offerto ai cittadini dei dieci Comuni dell’Ambito, è totalmente gratuito e si avvale di una rete territoriale di collaborazioni che coinvolge gli Sportelli Lavoro, il Centro per l’Impiego, i sindacati, i patronati e diverse realtà del terzo settore.
E grazie a questa pluralità di soggetti coinvolti i risultati sono stati davvero importanti anche nel primo anno di attività, sebbene sia coinciso con il periodo Covid più duro, quello dell’emergenza sanitaria, quello del lockdown, delle paure e dei decessi. In poco più di un anno, infatti, lo Sportello badanti è stato in grado di raccogliere il curriculum di ventiquattro persone e di farsi carico delle richieste di ventisette famiglie alla ricerca di un assistente familiare.
Non sono numeri da poco, considerando che durante i mesi dell’epidemia le famiglie si sono trovate in difficoltà. Davanti a loro la scelta difficile di togliere gli anziani dalle Rsa, dove purtroppo si sono registrati tanti casi Covid, ma anche quella tutt’altro che semplice di inserire una nuova persona nel nucleo familiare. Dallo Sportello badanti hanno rilevato che il nodo critico è reperire personale per l’assistenza continuativa, mentre sembra esserci una maggiore disponibilità per l’assistenza diurna.
“Lo Sportello – afferma Laura Capelli, assessore alle Politiche sociali – è un servizio importante per quanti sono chiamati ad accudire una persona fragile, ma anche per le stesse assistenti, che possono contare su una struttura di riferimento qualificata. L’obiettivo, ora, è quello di promuovere il più possibile questa nuova opportunità”.