Sono 3,1 milioni gli italiani residenti in Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise che a partire da lunedi entrano in zona bianca, dove non ci sarà più il coprifuoco e sono anticipate le riaperture delle attività previste tra l’1 giugno e l’1 luglio: E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti nel sottolineare che le riaperture riguardano ristoranti e bar al chiuso, matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati, competizioni sportive al chiuso.
Sono 22mila i bar, i ristoranti, le pizzerie e gli agriturismi che nelle tre regioni interessate potranno dire addio al coprifuoco con un impatto rilevate per la possibilità di doppi turni che consente un incremento sostanziale degli incassi per realtà fortemente penalizzate dalle misure adottate per contenere l’emergenza Covid. Una opportunità che – precisa la Coldiretti – riguarda soprattutto gli agriturismi perché situati nelle aree rurali lontani dalle città e quindi raggiungibili in tempi più lunghi dagli ospiti provenienti dai centri urbani.
Il superamento del limite d’orario peraltro coincide con il via libera dall’1 giugno ai pasti al coperto a pranzo e cena che consente la riapertura di tutte le 360 mila la realtà della ristorazione presenti lungo tutta la Penisola.
I servizi di ristorazione che non hanno spazio esterno sono circa la metà del totale ma hanno un numero di coperti superiore. Una opportunità attesa anche per sostenere il turismo nazionale e straniero. Il cibo infatti – conclude la Coldiretti – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per street food o specialità enogastronomiche, senza dimenticare i souvenir.