Sono state 128 le nuove sostanze droghe rilevate nell’ultimo anno dal Sistema Nazionale di Allerta Precoce (SNAP) affidato dal 2016 al Centro Nazionale Dipendenze e Doping dell’ISS, di cui 38 segnalate su territorio europeo e 90 segnalate in Italia. I dati, diffusi per la Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droga di domani 26 giugno, istituita dall’Onu.
Le nuove sostanze appartengono principalmente alla classe dei catinoni, degli oppioidi sintetici e dei cannabinoidi. A queste si aggiungono quelle “classiche”: THC, CBD, eroina, morfina, cocaina, amfetamina, MDMA, LSD. Il report pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanita’ rileva che Si è inoltre registrato un notevole incremento nei sequestri di Ketamina, un anestetico dissociativo. Nel primo semestre post lock down si è registrato un incremento del 200% nelle segnalazioni di NPS, rispetto al periodo precedente.
Due sostanze sono state individuate per la prima volta su territorio europeo proprio in Italia, appartenenti alla classe degli oppioidi sintetici analoghi del fentanil e 1 nuova sostanza appartenente alla classe dei cannabinoidi sintetici.
“La velocità di risposta dello Snap – afferma Roberta Pacifici, direttore del Centro Nazionale Dipendenze e Doping – è un fattore determinante per mettere a punto una procedura che permetta di reagire subito alla comparsa e alla diffusione di nuove sostanze”.
Di grande supporto sono anche le informazioni dei Servizi per le Dipendenze, delle strutture di emergenza, delle unità mobili, delle comunità terapeutiche e, più in generale, le organizzazioni del privato sociale, in grado di fornire un’osservazione oggettiva (sul campo) dei consumatori di sostanze psicoattive o stupefacenti.
“Un lavoro indispensabile a tutela della salute – commenta Simona Pichini responsabile dell’Unità di farmatossicologia dell’ISS – poiché individuare nuove sostanze psicoattive non presenti nell’elenco delle sostanze stupefacenti significa prendere misure di sicurezza per prevenire intossicazioni e decessi, causati direttamente dalle stesse o da prodotti che le contengono”. (Ansa)