SEREGNO – “Un’edizione di slancio e speranza. Si colloca in un momento che, confidiamo tutti, possa essere di sollievo rispetto alla fase più dura dell’emergenza sanitaria. Riuscire a celebrare questa edizione sarà una grandissima soddisfazione, perché davvero è complesso organizzare un evento internazionale in questo particolare momento storico”. Il sindaco Alberto Rossi manifesta tutto il suo entusiasmo alla presentazione del concorso pianistico internazionale “Ettore Pozzoli”, dedicato all’illustre concittadino, che occupa un posto di grande importanza nel mondo del pianoforte, soprattutto per quanto riguarda la didattica che lo ha reso celebre in tutto il mondo”.
Quest’anno, dal 28 settembre al 5 ottobre, la città di Seregno ospiterà la trentaduesima edizione del concorso, con un partner d’eccezione: il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, che ha ospitato anche la conferenza stampa d presentazione.
“La musica è vera e possibile soltanto dal vivo – ha affermato Cristina Frosini, direttore del Conservatorio -, quest’anno per noi c’è anche un cambio di ruolo. Il Conservatorio è nel comitato esecutivo del concorso, con un ruolo di supporto. E per questo non posso che ringraziare l’amministrazione comunale che ci ha coinvolti accordandoci grande fiducia”.
Pubblico in sala all’inizio della stagione autunnale per ascoltare i grandi talenti del pianoforte. Nel frattempo la direzione del concorso, visto il particolare periodo storico che stiamo vivendo, ha deciso di spostare il termine per la presentazione della domanda di partecipazione al 30 luglio. Con una certezza: anche questa volta il prestigio del concorso e il nome di Ettore Pozzoli saranno in grado di richiamare un nutrito gruppo di concorrenti provenienti da tutto il mondo.
“La vicenda umana di Pozzoli – spiega Federica Perelli, assessore alla Cultura – è profondamente legata al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano, di cui fu per molti anni stimato docente. Quest’anno sentiamo particolarmente forte il sostegno e la vicinanza della direzione del Conservatorio. Il concorso ritorna allo spirito delle proprie radici e certamente trae un grande auspicio per rilanciarsi nelle edizioni future, già a partire da quella ormai in programma per il prossimo autunno dopo la stagione della pandemia”.