Per andare in vacanza dopo un anno di restrizioni bisogna mettere nel conto di spendere di più rispetto al 2020. Secondo il Codacons, infatti, l’aumento medio sarà dell’11%. Tradotto in soldoni, significa 98 euro in più per ogni persona.
Gli aumenti, in base alle rilevazioni dell’associazione dei consumatori, vanno a toccare un po’ tutti i settori e, pertanto, bene o male tutti saremo costretti a spendere più dello scorso anno.
Per quanto riguarda i trasporti, non si registrano incrementi nelle tariffe dei treni, ma allo stesso tempo la riduzione dei posti ha impedito di fare promozioni. Invariate anche le tariffe degli aerei, ma sono state aumentate tutte le spese accessorie (bagagli, scelta del posto, ecc.). Chi si sposta con l’automobile, invece, dovrà spendere il 16 per cento in più per il carburante.
Gli hotel, le case vacanza, le strutture ricettive in generale, secondo il Codacons hanno notevolmente modificato le tariffe, sia con aumenti davvero sensibili, sia con l’introduzione di una spesa pari anche al 100% in caso di cancellazione del viaggio.
Nei bar e nei ristoranti, invece, gli aumenti vanno in media dal 5 al 10 per cento. Aumenti in generale per pranzi, cene, ma anche per caffè, gelati e bevande.
Infine gli stabilimenti balneari: incremento medio del 5 per cento in tutta Italia per l’ombrellone e i lettini, ma si può arrivare anche al 40 per cento in più nella costiera amalfitana.