Maggio positivo per il mercato del lavoro con disoccupazione in calo e occupazione in aumento. La prima, secondo i dati preliminari diffusi dall’Istat (link ai dati completi in pdf), è scesa al 10,5% (ad aprile era al 10,6%), mentre la seconda è salita al 57,2% (era 57,1% nel mese precedente). Entrando nel dettaglio dei dati, si scopre che la disoccupazione giovanile è scesa di 1,1 punti al 31,7% e che diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-1,4%, pari a -36mila unità). Giù anche il numero di inattivi di 15-64 anni (-0,2%, pari a -30mila unità), con il relativo tasso di che scende al 36% (-0,1 punti).
Quanto all’occupazione, la crescita è pari a 36mila unità e coinvolge gli uomini, i dipendenti a termine e i minori di 35 anni, mentre diminuiscono donne, autonomi e ultra 35enni. Prosegue così il trend cominciato nel febbraio scorso, con un aumento complessivo di 180mila unità. Se però si prende come riferimento il febbraio del 2020, ovvero il mese precedente l’inizio dell’emergenza sanitaria, si scopre che il numero di occupati è ancora inferiore di oltre 700mila unità e il tasso di occupazione è più basso di 1,5 punti percentuali.
Il graduale recupero dei livelli occupazionali prosegue a un ritmo “decisamente insufficiente per far ipotizzare, nel breve periodo, un avvicinamento ai livelli pre-crisi”. Così l’Ufficio Studi di Confcommercio, che sottolinea come “gran parte della minore occupazione rispetto a febbraio 2020 è tra gli indipendenti (-427mila unità), un segmento che continua a mostrare anche negli ultimi mesi una tendenza alla riduzione. Questi dati confermano lo stato di estrema difficoltà che ancora vivono molte imprese, soprattutto quelle di minori dimensioni, e il lavoro autonomo”. E più in generale, “rispetto ai livelli pre-crisi l’economia italiana è ben lontana dal girare a pieno ritmo”.