C’è tanta preoccupazione in Europa per la diffusione della variante Delta. Se quest’anno più volta è stato detto che non sarebbero stati ripetuti gli errori del “liberi tutti dello scorso anno”, è anche vero che questa forma di Covid ha una capacità di diffusione ancora superiore rispetto alle precedenti.
Per questo motivo Roberto Speranza, ministro della Salute, invita a essere cauti e responsabili in occasione della finale dell’Italia contro l’Inghilterra ai Campionati europei di calcio. “Sarà una giornata straordinaria per lo sport italiano – afferma -. Terminano gli europei di calcio ed il torneo di Wimbledon con gli azzurri grandi protagonisti. È una bella gioia dopo mesi terribili. Anche in questi momenti di orgoglio nazionale non dimentichiamo mai che la nostra ‘partita’ per sconfiggere il Covid non è ancora vinta. Sosteniamo i nostri campioni con responsabilità, ricordando le regole del distanziamento e utilizzando correttamente le mascherine”.
Un appello non di routine. Purtroppo l’esperienza degli Europei di calcio dimostra che sono stati anche un ottimo veicolo per la diffusione della variante Delta. Una testimonianza in tal senso arriva dalle autorità sanitarie finlandesi, che rivelano di avere riscontrato numerosi casi tra i tifosi andati in Russia per seguire le partite: 481 casi e 165 secondari riconducibili a chi è stato a San Pietroburgo: confermata la variante Delta in tutti questi casi.
Le stesse autorità britanniche avevano confessato che si aspettano un aumento significativo, avendo del resto elevato il numero dei tifosi accolti allo stadio di Wembley: dai 20 mila iniziali ai 60 mila delle ultime partite. In Inghilterra, tuttavia, la strada scelta è stata quella di ripartire, indipendentemente dai contagi. Lì, del resto si attendono 50 mila casi al giorno entro il 19 luglio e circa 100 mila in agosto.
Il mondo scientifico, intanto, avverte che la variante Delta sarà presto dominante nel continente: circa il 70 per cento dei casi entro l’inizio di agosto e il 90 per cento entro la fine dello stesso mese. Per contrastarla o, meglio, per limitarne la pericolosità bisogna insistere con la campagna vaccinale.