CARATE BRIANZA – “Onestamente devo dire che, dopo aver letto le dichiarazioni rilasciate da Eleonora Frigerio, sono ancora più convinto del fatto che la revoca delle deleghe da assessore sia stata la cosa giusta”. Il sindaco Luca Veggian non torna volentieri sull’argomento, dopo il siluramento dell’assessore avvenuto venerdì, ma vuole che non ci siano dubbi di interpretazione riguardo alle motivazioni che lo hanno spinto a compiere questo gesto.
Frigerio aveva evidenziato che tutto è da ricercare in motivazioni di carattere personale che vanno al di là dell’amministrazione della città. Veggian, però, è di tutt’altro avviso: “Nel suo tentativo di difesa – commenta il primo cittadino – l’ex assessore si è dimenticata di dire che la sfiducia non è arrivata dalla sera alla mattina in un momento mio di rabbia. Proprio il giorno precedente, ovvero giovedì 15, c’è stata una riunione di tutta la maggioranza, quindi i consiglieri di tutte le liste e tutti gli assessori, dove lei è stata sfiduciata. Si è parlato dei suoi atteggiamenti, risultati ben poco graditi, e all’unanimità le è stato chiesto di fare un passo indietro. Visto che non ha rassegnato lei le dimissioni, ho dovuto revocare io la delega interpretando il volere di tutta la maggioranza”.
Per il sindaco è anche fuorviante pensare alla rottura motivandola con la vicenda delle targhe commissionate su richiesta dell’ex assessore Frigerio. “Lei dice che l’atto è legittimo – afferma Veggian – e io dico che ci mancherebbe altro! Voglio ben credere che non si commettano atti che vanno oltre la legge. E’ tutto ciò che sta dietro a quell’atto che non va bene. Le targhe in ogni caso, sono la goccia che ha fatto traboccare il vaso dopo tutta una serie di atteggiamenti sopra le righe”.
Non è contento il sindaco per il gesto compiuto, anche se lo ritiene necessario: “Da parte mia posso soltanto dire che con Eleonora Frigerio ho lavorato benissimo per due anni e mezzo. Posso anche aggiungere che era una delle collaboratrici più capaci su cui potevo fare affidamento. Poi qualcosa è cambiato. Le motivazioni bisognerebbe chiederle a lei, ma di sicuro l’irritazione era condivisa da tutta la maggioranza. Ora, dopo aver letto le sue dichiarazioni, che ritengo false e prive di fondamento, spero di poter mettere la parola fine su questa vicenda e di avere la possibilità di continuare a lavorare con il consueto entusiasmo a beneficio della collettività”.