Siamo ancora nel momento della diffusione dei contagi, ma la crescita è più lenta rispetto a quanto avveniva nei giorni scorsi. E’ la rassicurazione arrivata oggi da Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, nella consueta conferenza stampa.
“La curva in Italia sta crescendo – ha spiegato Brusaferro -, c’è un segnale di lenta ripresa del numero di nuovi casi: c’è una crescita in molte regioni, anche se la crescita è più limitata rispetto alle settimane precedenti, e sempre la fascia 10-20 è quella più colpita e sono quasi 5 mila i comuni con almeno un caso”.
Il virus, insomma, continua a trasmettersi con più facilità tra i più giovani. Non un caso, forse, visto che si tratta anche della fascia che più tardi ha potuto accedere alla somministrazione delle dosi, oltre ad essere quella che più si presta probabilmente a una maggiore socialità.
“L’Rt ha una previsione di decrescita a 1.23 – ha concluso Brusaferro -. Oggi siamo a 1.56, ma comunque resta sempre in crescita. Il numero dei casi quindi cresce anche se più lentamente. E’ richiesta dunque molta attenzione”.
E’ della stessa opinione anche Pierpaolo Sileri, viceministro alla Salute, che proprio oggi ha cercato di spegnere gli allarmismi spiegando che si va verso una stabilizzazione dei contagi, sia grazie alla campagna vaccinale sia alla caratteristica del virus che pare avere ogni volta un periodo “ciclico” di una sessantina di giorni prima di ridimensionarsi.