GIUSSANO – I volontari di Arca onlus sono tornati all’hospice dell’ospedale “Borella”. Per loro, abituati, a stare vicino ai malati terminali e alle loro famiglie, è un primo passo verso la normalità e verso la ripresa della piena operatività. E’ infatti da un anno e mezzo che i volontari dall’inconfondibile camice arancione sono spariti dalla struttura a causa dell’emergenza Covid. Il primo scrupolo delle autorità sanitarie, così come quello del presidente Mario Caspani, del resto era stato quello di non esporre a rischi inutili le persone che, in modo encomiabile e infaticabile, si mettono gratuitamente a disposizione della collettività sette giorni su sette. Tra l’altro fornendo assistenza e pieno sostegno in un momento sempre delicato della nostra vita. La loro presenza, però, doveva essere un’utilità come sempre, non un problema da gestire a causa dell’aumento incontrollato dei contagi.
Così, inevitabilmente, era maturata la dolorosa decisione di sospendere la preziosa attività in attesa di tempi migliori che oggi, incrociando le dita, pare siano davvero arrivati.
Dire che tutti gli ostacoli sono ormai superati, però, è inesatto: i volontari di Arca onlus sono stati sì riammessi all’hospice, ma la loro attività al momento è limitata all’accoglienza degli ospiti e dei parenti soltanto all’ingresso del reparto.
“Da molto tempo – afferma il presidente Caspani – aspettavamo questo momento e ora, dopo un lungo stop, è finalmente ripresa l’attività di accoglienza”.
Ora, evoluzione dell’emergenza Covid permettendo, ci sarà da compiere il passo successivo: quello di poter tornare a pieno titolo e con zero rischi anche nelle stanze del reparto.