“Bisogna sospendere 15 giorni i professori che non hanno il Green Pass, affinché possano essere sostituiti da un supplente”. La proposta arriva dall’Associazione nazionale presidi, che esprime forti timori per le regole attualmente in vigore, perché rischiano di gettare nel caos il mondo della scuola.
Il problema, come racconta il presidente Antonello Giannelli al Corriere della Sera, è quello della sostituzione di chi è assente. “Sono preoccupato per le supplenze per sostituire chi non ha il Green pass – spiega Giannelli -. Ci saranno Regioni in cui tutto più o meno funzionerà e altre dove all’appello per il vaccino manca ancora più del 20 per cento del personale”.
La conseguenza forse non è stata valutata adeguatamente: “I supplenti – spiega il presidente dell’Associazione nazionale presidi – devono prendere servizio senza sapere se l’insegnante che sostituiscono il giorno dopo si presenta col tampone. La sospensione per chi non ha il Green Pass scatta solo dopo quattro giorni di assenza ingiustificata. Ma supplenze senza la certezza delle durata non le accetterà nessuno”.
Per lui la soluzione è una sola: “Venga sospeso per quindici giorni e sostituito da un supplente. Non è una sanzione. Chi non ha il Green Pass è come se non fosse più abilitato al suo lavoro, perché il Green Pass è un requisito per i dipendenti della scuola. Se nei quindici giorni fa il vaccino o il tampone, riacquista il requisito”.