Lo dice da medico e da scienziato: le discoteche possono essere riaperte senza timori. Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie infettive al Policlinico San Matteo di Genova, sottolinea che non questo il luogo che può fare sfuggire di mano la gestione dell’emergenza Covid.
“Dobbiamo evitare di avere un approccio ideologico – spiega all’AdnKronos Salute -. Le discoteche a un certo punto sono state bollate come responsabili delle seconda ondata, ma non è stato così: quel picco di casi c’è stato per altri motivi come la riapertura delle scuole, un andamento stagionale del virus. Le discoteche questa estate erano chiuse e i contagi sono stati più alti che nel 2020. Nel Governo c’è qualcuno che ha un atteggiamento ideologico, molto italico. Bisogna cercare di spiegare a Draghi e a Speranza che non sono un luogo di perdizione dove non si possono fare controlli, dove la gente si bacia e salta in modo incontrollato. Si possono riaprire con il Green pass e con un limite alla capienza iniziale al 40-50%. Non c’è nessun motivo per tenerle chiuse, siamo l’unico Paese in Ue a non averle riaperte”.
Bassetti, che durante tutto il periodo dell’emergenza Covid ha detto apertamente ciò che pensava, è sincero anche quando parla di discoteche: “Io non ho una libidine particolare o interessi di parte nel dire che si può tornare nei locali. Tuttavia il rischio epidemiologico nelle discoteche è simile a quello dei teatri o dei cinema, strutture che hanno riaperto da tempo e oggi hanno avuto incremento della capienza. Se dobbiamo tornare alla normalità facciamolo davvero senza dire no in modo ideologico”.