SEREGNO – La vicenda dell’aggregazione industriale tra il gruppo seregnese Aeb e A2A ora finisce anche sui tavoli del Parlamento e sulle scrivanie del ministero. L’iniziativa è del Movimento 5 Stelle, da sempre contrario all’accorso tra le due grandi realtà industriali, attraverso l’iniziativa del parlamentare desiano Davide Tripiedi che ha deciso di presentare un’interrogazione al ministro dell’Interno.
Nell’interrogazione del parlamentare brianzolo, firmata da altri esponenti del gruppo pentastellato, si ripercorre un po’ tutta la vicenda, a partire dal 15 ottobre 2019, data in cui A2A ha presentato l’ormai nota manifestazione di interesse ad Aeb, volto a valutare una possibile partnership industriale.
Una fase di studio che, prorogata in un primo momento, era poi sfociata nella volontà di un accordo, resa possibile dalla delibera di Consiglio comunale numero 17 del 20 aprile 2020: quella contestata da Tiziano Mariani (“Noi x Seregno”), che si era rivolto all’autorità giudiziaria, parte amministrativa, evidenziando di non aver potuto esercitare il suo ruolo di consigliere comunale in modo adeguato, poiché gli era stata negata la “due diligence” che tracciava il percorso, le valutazioni, gli sviluppi, dell’operazione.
Il seguito è noto a tutti: ricorso al Tar Lombardia, poi al Consiglio di Stato, fino ad arrivare alla sentenza di quest’ultimo depositata in data 1 settembre con la bocciatura dell’operazione.
“Dalle ultime notizie di cronaca – scrive l’onorevole Tripiedi nell’interrogazione – si apprende inoltre come risultino indagati presso la procura di Monza una decina di persone tra cui Alberto Rossi, sindaco del comune di Seregno (principale azionista di AEB) insieme all’assessore alle partecipate Giuseppe Borgonovo, al segretario comunale Alfredo Ricciardi, alla presidente di Aeb Loredana Bracchitta e alcuni membri del consiglio di amministrazione, oltre ad alcuni dirigenti di A2A. Sebbene il Consiglio di Stato abbia confermato l’annullamento della delibera del comune di Seregno con la quale veniva autorizzata l’integrazione tra i due gruppi violando le norme sopracitate, ad oggi il Comune di Seregno non sembra aver ancora adottato alcun provvedimento di attuazione del dispositivo della sentenza”.
Da qui la decisione di presentare l’interrogazione per chiedere “se il ministro abbia assunto informazioni in relazione ai fatti esposti e se intenda valutare se sussistano i presupposti per adottare le iniziative di competenza, considerate le criticità che interessano il comune di Seregno”.