“A conclusione del Consiglio europeo, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha lanciato ieri un messaggio inequivocabile – rileva il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti – Per superare in modo strutturale la crisi degli approvvigionamenti e ridurre la dipendenza dell’Unione dalle importazioni, ha evidenziato il premier, le energie rinnovabili sono il punto di arrivo”.
“Chi contrasta e frena lo sviluppo delle rinnovabili si oppone di fatto al rispetto, da parte dell’Italia, degli impegni assunti con gli accordi di Parigi sul clima” – sottolinea Giansanti.
“Nella transizione ecologica, il settore agricolo è dalla parte delle soluzioni. In dieci anni il costo dell’energia da fotovoltaico si è ridotto del 50%, senza dimenticare, inoltre, l’ulteriore contributo che biogas e biometano sono in grado di assicurare al processo di decarbonizzazione. Con più rinnovabili, oggi il costo delle bollette sarebbe inferiore”.
“Di grande rilievo – prosegue Giansanti – l’annuncio fatto dalla Commissione, alla vigilia del Consiglio europeo, relativo alla prossima presentazione di un’iniziativa per ridurre i tempi attualmente necessari (almeno sei anni) per l’autorizzazione di un impianto fotovoltaico”.
“Da parte nostra, abbiamo chiesto alla Commissione di accelerare le proposte per valorizzare la funzione ambientale assicurata dai settori agricolo e forestale con il trattenimento al suolo del carbonio. Attraverso la fotosintesi – conclude Giansanti – da sole le foreste assorbono ogni anno 40 milioni di tonnellate di CO2, vale a dire, il 10% delle emissioni complessive di gas ad effetto serra”.