Tra Europa e Nord Africa, tra il mar Mediterraneo e l’oceano Atlantico. Da sempre terra di confine, come suggerito dalle numerose località con la dicitura “de la Frontera” all’interno del proprio nome, l’Andalusia è una meta perfetta per tutte le stagioni. In autunno le temperature sono miti ed è piacevole visitare città, borghi e parchi naturali senza l’opprimente calura estiva. Visto che questa regione è grande il quadruplo della Lombardia ed è piena di luoghi degni di nota, in questo articolo ci occuperemo solo della parte più orientale.
Punto di partenza di questo itinerario non può essere che Granada. La città si estende a 700 metri di altitudine ai piedi della Sierra Nevada ed è sovrastata dall’Alhambra, fortezza araba conquistata dai Re Cattolici solo nel 1492. Per visitarla è obbligatorio acquistare i biglietti con anticipo dal sito ufficiale https://www.alhambra-patronato.es, evitando tutti gli altri siti che offrono visite guidate a prezzi più che raddoppiati. Il ticket ha un costo di 14,85 euro per gli adulti, con sconti per anziani e minori, ed è valido per tutta la giornata. Attenzione però che la visita dei “Palacios Nazaries”, con al suo interno i celeberrimi “Palacio de la Comares” e il “Patio de los leones”, può essere effettuata solo nell’orario selezionato. Non ci sono limiti temporali invece per l’Alcazaba e i giardini del Generalife.
Granada però non è solo l’Alhambra. La città “bassa” si sviluppa intorno all’enorme cattedrale, alla piazza di Bib-Rambla e all’Alcaiceria, l’antico mercato arabo. Imperdibile anche una visita della Carrera del Darro, con i suoi maestosi palazzi, e del quartiere di Albaicin, da cui si gode una splendida vista sull’Alhambra.
Da Granada ci spostiamo verso Cordoba ma lungo la strada, che attraversa sterminate distese di uliveti, è d’obbligo fermarsi in due borghi tipici andalusi come Montefrio e Priego de Cordoba. Basta passeggiare per le viette di entrambi per sentirsi trasportati indietro nel tempo.
Cordoba stupisce dal primo istante. La vista con il ponte romano sul Guadalquivir, con l’Alcazar e la Mezquita vi rimarranno impressi a lungo. Per visitare questi ultimi due monumenti con tranquillità il consiglio, valido un po’ ovunque in Spagna, è di andare al mattino poco dopo l’orario di apertura. L’Alcazar, ex fortezza araba, è stata la dimora dei re spagnoli durante il lungo assedio della città di Granada mentre la mezquita è l’esempio più noto di moschea trasformata in cattedrale cristiana. Poco lontano si trovano il vicolo dei fiori e il caratteristico quartiere ebraico della Juderia. Allontanandosi dal centro, a nord del tempio romano, vale la pena spingersi fino al Cristo de los Faroles, statua in marmo bianco circondata da otto lanterne al centro della suggestiva Plaza de Capuchinos.
Se Granada e Cordoba sono due mete imprescindibili in ogni viaggio in Andalusia, e per questo molto frequentate dai turisti, Ubeda e Baeza sono due gioiellini ancora poco noti. Situate in provincia di Jaen e circondate da uliveti, distano una decina di chilometri l’una dell’altra. Ad Ubeda sono da visitare assolutamente la Cappella del Salvatore, la vicina collegiata di Santa Maria, la suggestiva piazza 1 maggio e piazza dell’Andalusia, centro pulsante della cittadina. La visita di Baeza parte da piazza del Popolo. Da qui, tra conventi e dimore nobiliari, ci si addentra nella zona pedonale fino ad arrivare alla cattedrale.
Fabio Cavallari
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Granada: Alhambra dal mirador di San Nicolas
Cordoba: vicolo dei fiori