Buone notizie dal fronte del mercato del lavoro. Dopo il calo fatto registrare nei due mesi centrali dell’estate, a settembre l’occupazione ha infatti ripreso a crescere e la disoccupazione è in calo, seppure frazionale, rispetto alla stasi del mese precedente. Cominciamo dalla prima: nella stima preliminare l’Istat ha registrato un aumento dello 0,3%, pari a +59mila unità, che ha coinvolto principalmente le donne (+46mila), dipendenti a tempo determinato, persone tra i 25-34 anni e ultra 50enni. Il tasso di occupazione sale così al 58,3% (+0,2 punti). Con il dato di settembre si raggiunge un saldo positivo di poco superiore alle 500mila unità rispetto all’inizio dell’anno, ma in confronto ai livelli fattoi segnare prima dello scoppio della pandemia il numero di occupati resta comunque inferiore di oltre 300mila unità.
Per quanto concerne invece la disoccupazione il tasso cala al 9,2% (era al 9,3% ad agosto). La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-1,2%, pari a -28mila unità rispetto ad agosto) è più forte tra gli uomini e coinvolge solo chi ha più di 24 anni. Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni scende dello 0,3% rispetto al mese precedente e coinvolge solamente le donne, i 25-34enni e i maggiori di 50 anni. Il tasso di inattività cala al 35,7% (-0,1 punti).
“L’aumento dell’occupazione a settembre – commenta l’Ufficio Studi di Confcommercio – è frutto di dinamiche troppo articolate tra i diversi segmenti del mercato del lavoro per non suscitare qualche preoccupazione sulle incertezze che ancora caratterizzano il quadro economico. La ripresa, infatti, continua a interessare esclusivamente il lavoro dipendente, soprattutto quello a termine, tornato ormai sui livelli pre-pandemici, mentre gli indipendenti continuano a ridursi. Rispetto a febbraio del 2020 le persone impiegate in questa posizione sono diminuite di 327mila unità (-6,3%), a conferma delle difficoltà in cui ancora versano molte piccole imprese e larga parte del lavoro autonomo”.