VAREDO – Mancano i medici, i pazienti rimangono a spasso, ma l’amministrazione comunale è un passo avanti: subito attivato un servizio di continuità assistenziale diurna negli spazi del poliambulatorio di via San Giuseppe, vicino alla Polizia locale.
“Il problema è un po’ generalizzato – commenta il sindaco Filippo Vergani – ma qui si fa sentire un po’ più che altrove perché di colpo abbiamo dovuto fare i conti con quattro medici in meno tra chiusure e pensionamenti. Di fatto si tratta di circa 2.600 pazienti, forse anche qualcuno in più, che sono rimasti senza un dottore. I cittadini devono capire che un sindaco non può fare tutto, però come amministrazione comunale ci siamo subito dati da fare su una materia che non è di nostra competenza, per limitare il disagio. Abbiamo ricevuto i ringraziamenti della Ats Brianza per ciò che abbiamo cercato di fare, io a mia volta devo dire grazie alla Ats perché si è attivata a sua volta in tempi rapidi”.
La situazione, purtroppo, è fin troppo chiara: quattro medici in meno in un colpo solo, diventano sette in meno negli ultimi due anni su un totale di nove in attività nel territorio cittadino. In alcuni casi si tratta di medici storici arrivati alla pensione, in altri casi sono neolaureati al primo incarico che rinunciano dopo un breve periodo.
Si tratta di una vera e propria emergenza, in un periodo già difficile per tutti dal punto di vista sanitario dopo l’esperienza Covid e con la stagione influenzale ormai alle porte. Insomma un momento storico in cui la presenza rassicurante del medico è di fondamentale importanza. Di fatto sono in servizio soltanto le dottoresse Maria Stabile e Maria Luisa Parravicini, presenze ormai storiche. Con loro anche Silvia Argentero, che sta comunque completando la sua formazione e pertanto ha un bacino ristretto di 600 pazienti. Vista la situazione, di fronte al bisogno, non è riuscita a far finta di niente Antonietta Casiero: ormai in pensione, si è rimessa il camice per tornare in servizio.
Tutte persone da ringraziare per il loro impegno e la loro dedizione, ma restano insufficienti per l’utenza varedese. “Noi con Ats abbiamo provveduto a trovare in tempi brevissimi una soluzione – commenta Vergani – ma di certo non può essere una situazione definitiva”.
Al servizio di continuità assistenziale diurna possono rivolgersi i cittadini rimasti senza medico. E’ attivo da martedì 2 novembre, dal lunedì al venerdì dalle 15.30 alle 19. L’accesso è consentito solo su appuntamento: bisogna chiamare il 338/726.91.94, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 10 e dalle 14.30 alle 18.30.
“Qualcuno mi ha segnalato che spesso suona libero e non si riesce a parlare – spiega Vergani – in realtà non so per quali motivi tecnici il numero è occupato anche se l’utente sente squillare. Dico a tutti di insistere un po’. Chiedo anche ai residenti della Valera di portare pazienza: lo so che per gli anziani non è agevole questa soluzione, ma credo che sia meglio di niente. Alle istituzioni superiori, in modo particolare al ministero della Sanità, chiedo di affrontare un problema che riguarda tutta l’Italia. Noi lo stiamo avvertendo più di altri, ma bisogna intervenire perché non ci siano tanti “casi Varedo” e prima che diventi troppo tardi”.