Tra Europa e Nord Africa, tra il mar Mediterraneo e l’oceano Atlantico. Da sempre terra di confine, come suggerito dalle numerose località con la dicitura “de la Frontera” all’interno del proprio nome, l’Andalusia è una meta perfetta per tutte le stagioni. In autunno le temperature sono miti ed è piacevole visitare città, borghi e parchi naturali senza l’opprimente calura estiva. Visto che questa regione è grande il quadruplo della Lombardia ed è piena di luoghi degni di nota, in questo articolo ci occuperemo solo della costa.
Raggiungibile comodamente in aereo con un volo low cost con destinazione Malaga oppure Alicante, la costa si sviluppa per oltre 800 km, anche se noi ci occupiamo della porzione tra il confine orientale della regione e Malaga. Ogni tratto ha nome e caratteristiche diverse ma il denominatore comune è lo sguardo verso il continente africano. Partendo da oriente, la prima località costiera che merita una visita è Mojacar, borgo fiorito di chiara impronta araba appollaiato su un colle che domina il mare da un’altezza di 165 metri. Proseguendo verso ovest la vegetazione diventa sempre più rada e la strada costiera sempre più tortuosa. Stiamo entrando infatti nel parco naturale di Cabo de Gata – Nijar, zona protetta caratterizzata da spiagge deserte, acque turchesi e paesaggi da Far West. A sud di Carboneras vale la pena lasciare l’auto in grande spiazzo e camminare una ventina di minuti fino alla solitaria playa del los Muertos. Superata Agua Amarga dove si può cenare letteralmente con i piedi nella sabbia, la strada lascia la costa. Per ritrovare il mare bisogna seguire la direzione di San Jose e, oltrepassato questo paese costiero in rapido sviluppo turistico, proseguire lungo la strada sterrata che porta alle spettacolari playa de los Genoveses e alla playa de Monsul.
Almeria è distante solo una quarantina di km. Saltata da molti viaggiatori, accecati dalla bellezza di Granada, Cordoba e Siviglia, in città merita una visita la Alcazaba, fortezza araba di vaste dimensioni che domina il centro storico, la plaza de la Constitucion e la cattedrale. Proseguendo ancora verso ovest, superata la distesa di serre che caratterizza la piana di El Ejido si entra nella Costa Tropical, così chiamata per il clima mite e le coltivazioni di frutta tropicale, dove risalta il paese di Salobreña, con un castello arroccato che domina la lunga spiaggia sabbiosa. Anche la vicina Almuñecar è caratterizzata da un castello di origine romana che si affaccia sulla costa e un centro storico di impronta araba. Proseguendo verso Malaga la costa diventa più scoscesa e proprio qui, tra ampie baie e calette, sorge Nerja. La vista sul mare dal “Balcon de Europa” è impagabile. Vale la pena deviare per pochi km verso l’interno e raggiungere Frigiliana, uno dei famosi “Pueblos blancos” della regione.
Malaga, destinazione finale del nostro itinerario, è ormai ad un tiro di schioppo. La città, con oltre 500mila abitanti, ha saputo conciliare la sua storia antica, ben in evidenza grazie al teatro romano, all’Alcazaba e al castello di Gibralfaro, con l’arte moderna. Buona parte del merito va a Pablo Picasso, il suo cittadino più famoso, e al quale è dedicato il Museo Picasso Malaga (Mpm) e il Museo Casa Natal. La sua figura ha fatto da traino anche per il Centre Pompidou Malaga e il Museo Carmen Thyssen, “succursali” dei musei di Parigi e Madrid.
Fabio Cavallari
Per un itinerario completo in Andalusia scrivi a kavacevic@gmail.com o in direct alla pagina instagram “Kavacevic”
Malaga – Teatro romano
Cabo de Gata – Playa de los Genoveses