SEREGNO – “Nessuno vuole condannare il sindaco di Seregno prima del tempo, ma fa davvero specie come certe regole e certi comportamenti virtuosi debbano valere solo per qualcuno e non per altri”. Alessandro Corbetta, consigliere regionale della Lega, riscalda il clima politico in vista delle elezioni della Provincia di Monza e Brianza. Il suo riferimento è ad Alberto Rossi, sindaco di Seregno, nelle fila del Partito Democratico. “Se la Lega o il centrodestra avesse candidato un amministratore indagato per corruzione e turbativa d’asta (per la vicenda Aeb-A2A) – chiede Corbetta – , quali sarebbero state le reazioni del Partito Democratico? E’ facile immaginare che i piddini, si sarebbero scatenati e probabilmente la persona in questione sarebbe stata crocifissa mediaticamente, anche fuori dai confini provinciali. Per Rossi invece silenzio. Nemmeno il dubbio della mancanza di opportunità politica, che in questi casi invece sarebbe d’obbligo. Insomma, il solito doppiopesismo della sinistra”.
La risposta alla domanda di Corbetta arriva da Pietro Virtuani, segretario del Pd di Monza e Brianza: “La lista di Brianza Rete Comune unisce forze politiche che in questi anni si sono impegnate per una Brianza più verde e meglio collegata, con un sistema di welfare adeguato e chiedendo alla Regione di sviluppare un sistema sanitario razionale e vicino ai cittadini. Alberto Rossi ha fornito un contributo importantissimo: nessun dubbio sul chiedergli di mettersi in gioco anche stavolta, a prescindere dalla vicenda giudiziaria, che peraltro crediamo possa chiarire la correttezza del suo comportamento”.
Virtuani, però, ha qualcosa da rimproverare alla Lega: “Dopo il caso del vergognoso post di Meroni su Liliana Segre e la mancata approvazione del rendiconto della Provincia, ora cerca di attaccare noi tramite Corbetta per nascondere le sue contraddizioni interne. La Lega pensi a spiegare qual è la sua idea di provincia invece di fare polemiche pretestuose. Noi continuiamo a lavorare perché i nostri Comuni rafforzino le reti di protezione sociale e colgano le occasioni di sviluppo attraverso l’ascolto e l’impegno per il territorio”.
A difesa di Rossi anche Stefano Silva, segretario del Pd di Seregno: “La candidatura è stata voluta dal circolo locale, perché ha dimostrato di aver passione e voglia di dedicare tempo allo sviluppo del nostro territorio. Sarebbe una perdita non averlo. E poi ricordo che un indagato non è un colpevole: Rossi non è nemmeno rinviato a giudizio”.