Niente regali sotto l’albero per oltre un italiano su 5 (21%) per scelta ma anche a causa delle preoccupazioni e delle difficoltà causate dalla pandemia che hanno ridotto la disponibilità di spesa delle famiglie. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ dalla quale si evidenzia timore diffuso per gli effetti della variante Omicron su economia ed occupazione.
L’aumento di quanti sono costretti a rinunciare a fare regali rappresenta, infatti – sottolinea Coldiretti -, la punta dell’iceberg della situazione di disagio che vede in Italia oltre 4,8 milioni di poveri costretti nelle feste di Natale a chiedere aiuto per il cibo da mangiare nelle mense o con la distribuzione di pacchi alimentari.
Fra i nuovi poveri nel Natale 2021 ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state danneggiate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid.
Persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. E guardando al futuro prossimo oltre alle persone a rischio povertà alimentare, vi è un 17,4% degli italiani che per paura di non farcela dovrà limitarsi alle sole spese basic, tra casa e alimentazione.
Contro la povertà scatta però anche la solidarietà con oltre quattro italiani su dieci (43%) che quest’anno in occasione del Natale fanno donazioni o sono coinvolti in qualche opera di beneficenza, secondo l’ultima indagine Coldiretti/Ixe’.
Proprio per aiutare a combattere le nuove povertà è scattata la distribuzione di circa mezzo milione di chili di cibi e bevande gourmet per i nuovi poveri nella settimana di Natale per offrire a tutti la possibilità di mettere in tavola i migliori prodotti agroalimentari Made in Italy e passare delle feste più serene, promossa da Coldiretti, Campagna Amica e Filiera Italia con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese. L’obiettivo è dare la possibilità anche ai più poveri di gustare il meglio della gastronomia nazionale per ricordare che insieme all’emergenza sanitaria bisogna combattere quella economica ed occupazionale.
Decine di mezzi sono stati organizzati per le consegne lungo tutta la penisola per procedere alla distribuzione a nuclei familiari in stato di bisogno individuati da Coldiretti/Campagna Amica insieme ai servizi sociali dei comuni e alle parrocchie. Ogni famiglia è destinataria di un pacco di oltre 50 chili con prodotti 100% Made in Italy – spiega Coldiretti – dalla pasta ai legumi, dalla passata di pomodoro al cotechino, dal prosciutto crudo alla farina, dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano, dal Provolone al latte UHT, dal panettone al pandoro, dall’olio extra vergine di oliva alla mortadella, dalla carne in scatola al mascarpone, dai biscotti per bambini agli omogeneizzati.
Ma tutti i cittadini che fanno la spesa nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica diffusi lungo la Penisola possono anche decidere di donare cibo e bevande alle famiglie più bisognose sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta però di prodotti enogastronomici di qualità e a km zero.