Tempo di bilanci anche per la polizia Ferroviaria che ha tirato le somme dell’anno appena passato. Grazie anche al maggior impegno connesso all’attività “anti covid” gli agenti nel 2021 hanno controllato tre milioni e seicentomila persone, arrestate 920 persone e ne hanno indagate 8.711.
Numerosi sono stati anche i sequestri: 330 armi di cui 11 da fuoco, 242 da taglio e 77 improprie nonché circa 2 chili e mezzo di cocaina, 7 chili di eroina e oltre 33 chili di hashish.
Le pattuglie impegnate durante l’anno nelle stazioni sono state 199.938 mentre a bordo treno 32.985; complessivamente sono stati presenziati 68.199 convogli ferroviari; sono stati, inoltre, predisposti 12.231 servizi antiborseggio in abiti civili, sia nelle stazioni che a bordo treni.
Va sottolineato che la riduzione delle presenze negli scali ferroviari, legata alla pandemia, ha determinato negli ultimi due anni un calo dei reati, in particolare, i furti nelle stazioni e sui treni, hanno confermato il trend in flessione (- 59% rispetto al 2020, con il passaggio da 4.572 a 1.851 eventi).
Sono state 34 le operazioni di Polizia articolate in giornate dedicate e rivolte all’attività di prevenzione: 12 operazioni “Stazioni Sicure” che hanno lo scopo di contrastare le attività illecite maggiormente ricorrenti in ambito ferroviario; 11 giornate di “Rail Safe Day”, finalizzate a prevenire comportamenti impropri o anomali, spesso causa di investimenti; 11 giornate finalizzate al contrasto dei furti di rame denominate “Oro Rosso” e 3 “Action Week”, finalizzate al potenziamento dei controlli, nel trasporto ferroviario di merci pericolose.
E’ proseguita, inoltre, l’attività di cooperazione internazionale con l’Associazione europea di polizie ferroviarie e dei trasporti (Railpol). La collaborazione ha lo scopo di migliorare le tecniche specialistiche e di rafforzare la partecipazione tra i Paesi membri attraverso il reciproco scambio di informazioni, la definizione di comuni strategie operative e la programmazione di azioni di controllo congiunte. A tal proposito la Polizia ferroviaria ha partecipato alle 4 giornate “Rail Action day” organizzate per contrastare i crimini maggiormente diffusi in ambito ferroviario e prevenire possibili azioni terroristiche o eversive.
Sono continuati i servizi di vigilanza anche sui treni viaggiatori transfrontalieri in collaborazione con le Polizie europee, in particolare di Austria e Germania, per prevenire attività illecite a carattere transnazionale, con particolare riferimento all’immigrazione clandestina. Le attività, svolte sia in stazione che a bordo treno, gradualmente riprese a partire da giugno scorso, anche in forma congiunta, dopo l’interruzione dovuta alle misure di contenimento per l’emergenza pandemica, hanno permesso di controllare, lungo le fasce di confine con l’Austria di Brennero e Tarvisio, complessivamente 6.909 cittadini stranieri di cui 289 irregolari.
L’attività di contrasto ai furti di rame, che in ambito ferroviario spesso causano ritardi alla circolazione dei treni e consistenti disagi per i viaggiatori, è stata di 2.839 controlli ai centri di raccolta e recupero metalli, 10.208 servizi di pattugliamento delle linee ferroviarie ed in 2.602 servizi di controllo su strada a veicoli sospetti. L’attività ha consentito il recupero di oltre 51 t di “oro rosso” di provenienza illecita, l’arresto di 24 persone e la denuncia di 91.
Nell’anno appena concluso la Polizia ferroviaria ha rintracciato circa 1.188 persone scomparse, di cui circa 1.100 minori. In particolare, lo scorso 24 e 25 maggio nella stazione ferroviaria di Palermo, sono stati rintracciati, nell’arco di 24 ore, un dodicenne che si era smarrito all’interno dello scalo ferroviario, mentre era in compagnia del fratello maggiorenne e un bambino di 10 anni che si era allontanato dalla sua abitazione di famiglia per recarsi in stazione dove sarebbe arrivata dopo poco la mamma a bordo di un autobus.
Diversi sono stati gli episodi registrati di ragazzi sui binari per giochi e sfide che avrebbero potuto avere conseguenze tragiche. Spesso in questi casi i giovani protagonisti ignorano i pericoli presenti nelle stazioni o sui treni.
Molte le iniziative della Polizia ferroviaria che da tempo è impegnata nelle scuole per promuovere, in particolare tra gli adolescenti, la cultura della sicurezza individuale in ambito ferroviario. Sono stati oltre 20 mila gli studenti raggiunti nel corso dell’anno nell’ambito del progetto di educazione alla legalità, “Train…to be cool”, realizzato in collaborazione con il MIUR e con il supporto scientifico della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università di Roma La Sapienza. L’iniziativa, dalla sua nascita nel 2014, ha consentito di raggiungere più 300mila studenti in oltre 3.500 incontri.