Con la fine del periodo più duro dell’epidemia, soprattutto con la voglia di tornare alla normalità, in Italia si assiste ora al fenomeno dell’aumento dell’accesso ai prestiti personali: secondo una indagine condotta da Facile.it e da Prestiti.it si registra un +40% (su base annua) per quanto riguarda il settore dei viaggi e del turismo e un +20% per i matrimoni. Oltre a questi c’è anche un +6% per quanto riguarda al formazione. In tutti i casi sono attività che, per un motivo o per l’altro, nel periodo di emergenza e di restrizioni avevano subito una forte contrazione.
“Sebbene il settore sia ancora lontano dai livelli pre-pandemia – afferma Ivano Cresto, managing director prodotti di finanziamento di Facile.it -, il dato positivo è che nel 2021 gli italiani sono tornati a chiedere finanziamenti per attività che nel 2020 si erano fermate del tutto o quasi. A ciò si aggiunge una maggiore disponibilità da parte delle società di credito ad erogare. Un circolo virtuoso sul quale pesa, per l’anno in corso, l’incognita inflazione; l’aumento dei prezzi potrebbe spingere le famiglie a rimandare nuovamente progetti importanti a medio-lungo termine che spesso sono accompagnati dalla richiesta di un prestito personale”.
Tra i prestiti, secondo l’indagine di Facile.it, c’è il crollo (-15%) di quelli necessari per la ristrutturazione della casa. Gli esperti, tuttavia, trovano una spiegazione: non si tratta tanto della volontà di risparmiare, quanto della possibilità di usufruire del Superbonus 110% che consente di riqualificare gli immobili senza necessità di rivolgersi ad una società di credito.
Chi si è rivolto ad una società di credito lo scorso anno ha cercato di ottenere, in media, 10.591 euro, valore ridotto del 3% rispetto al 2020 e su cui pesa la diminuzione dei prestiti per la ristrutturazione, che normalmente hanno importi elevati. La durata media dei piani di ammortamento è pari a 62 rate (poco più di 5 anni).
Guardando al profilo del richiedente emerge che l’età media è pari a 42 anni anche se, in più di un caso su tre (35%), la richiesta è arrivata da un under 36. Nel 74% dei casi a presentare domanda di finanziamento è stato un uomo.