CESANO MADERNO – È stata formalizzata giovedì l’assegnazione da parte dell’amministrazione comunale degli spazi di via Riccione all’Associazione Shaula, che a sua volta ne ha assegnato una parte alla Cooperativa Sociale Raggio Bianco per la gestione del Banco alimentare. I locali sono destinati a progetti e interventi di volontariato mirati a promuovere l’integrazione e la coesione sociale e ad affrontare il tema dell’emergenza alimentare. La firma dei contratti tra il Comune e Shaula e tra l’associazione e la Cooperativa sociale è avvenuta nella Sala Giunta di Palazzo Arese Jacini.
Presenti l’assessore all’Inclusione e Coesione sociale, Simona Buraschi, l’assessore ai Servizi alla Persona, Paolo Alberto Vaghi, il Presidente dell’Associazione Shaula, Amadou Makhtar Ndiaye, la Presidente della Cooperativa Raggio Bianco, Sara Rabboni, il dirigente dell’area tecnica del Comune, ingegner Fabio Fabbri.
Nello stabile di via Riccione, dove ha sede anche la scuola dell’infanzia Montessori, gli spazi comunali saranno organizzati per accogliere le attività di volontariato sia dell’associazione di promozione sociale Shaula sia del Banco alimentare che svolge un ruolo chiave provvedendo a rifornire di beni di prima necessità chi si trova in difficoltà economica. Ad occuparsi delle iniziative di solidarietà alimentare la Cooperativa Sociale Raggio Bianco, che subentra all’associazione Le Stelle.
Una parte dell’immobile viene concesso in comodato gratuito fino alla fine del 2024 a Shaula. La restante parte, a seguito di un accordo di collaborazione, sarà destinata alle attività a favore dei cittadini e delle famiglie economicamente più fragili: sono 505 le persone attualmente seguite dal Banco alimentare per una media di 170 nuclei familiari.
È il punto d’arrivo di un percorso importante, che ha visto tra le sue tappe l’istituzione del “Forum delle Comunità”, presieduto dal Sindaco Maurilio Longhin, con il coinvolgimento dell’assessorato all’Inclusione e Coesione Sociale e dell’assessorato ai Servizi alla Persona.
“Un’esperienza innovativa – spiega il sindaco Maurilio Longhin – che ha dato risultati positivi sul piano della collaborazione con le comunità straniere. Proprio tramite il Forum e con il supporto del Centro territoriale dei servizi per il volontariato CSV di Monza, l’Amministrazione comunale ha sostenuto la nascita, nel luglio 2020, dell’Associazione Shaula, quale nuovo soggetto avente nella sua compagine le diverse anime del multietnico quartiere Snia. L’associazione promuove il dialogo e lo scambio interculturale, ponendo al centro l’azione educativa di bambini e ragazzi”.
Shaula è molto radicata nella comunità presente alla Snia e persegue, senza scopo di lucro, finalità solidaristiche e di utilità sociale, svolgendo numerose attività per l’integrazione, la facilitazione linguistica, il sostegno alla genitorialità e, ancora, attività socio-educative di formazione e istruzione, di assistenza a bambini e ragazzi per i compiti a casa, di animazione durante le vacanze scolastiche. Nei locali del Comune queste attività potranno essere implementate, insieme a quelle del Banco alimentare.
Soddisfatto l’assessore Simona Buraschi che sottolinea come “l’impegno messo in campo dall’amministrazione comunale si traduca in un passo avanti concreto sulla strada dell’inclusione e della coesione sociale”. “È importante, soprattutto in prospettiva futura – continua Buraschi – valorizzare l’esperienza del volontariato, come prevede il nostro Statuto comunale, e rafforzare il lavoro di rete con il Terzo Settore programmando nuove progettualità inclusive”.
“Abbiamo lavorato a lungo e insieme – spiega l’assessore ai Servizi alla Persona, Paolo Alberto Vaghi – per giungere a questo risultato, raccogliendo le esigenze delle realtà associative che in questo spazio avranno modo di operare per la comunità cittadina; soprattutto per gli ”ultimi” che qui trovano e troveranno risposte. Si concretizza in questi passaggi il valore della “sussidiarietà”, cioè la partecipazione coordinata e auspicata fra il mondo del volontariato e l’amministrazione. Un percorso che avvicina società civile e istituzioni per una risposta ai bisogni che la città esprime. È questa occasione per il nostro ”grazie” alle associazioni: realtà indispensabili e preziose della nostra e per la nostra comunità”.
“È un cammino – afferma il presidente dell’associazione Shaula, Amadou Makhtar Ndiaye – che abbiamo deciso di intraprendere conoscendo le tante esigenze del nostro quartiere. Penso al tema della dispersione scolastica: organizziamo attività come il doposcuola, destinate a ragazzi che magari arrivano qui avendo cominciato la scuola da un’altra parte e senza conoscere bene la lingua. Se sono seguiti si integrano con meno fatica. E questo è un bel risultato”.
“Dopo un percorso impegnativo – commenta la presidente della Cooperativa Sociale il Raggio Bianco, Sara Rabboni, – siamo giunti a questo accordo. È un traguardo di cui siamo molto contenti. L’emergenza alimentare si è aggravata con il Covid: era necessario non lasciare scoperto questo presidio e dare continuità ad un’attività così importante per la comunità”.