TRENTO – Sequestrate oltre 100 patenti di guida ottenute illecitamente da cittadini di nazionalità ghanese e nigeriana. L’operazione denominata “Gemini”, condotta dalla Polizia stradale di Trento, ha consentito di scoprire un sistema che permetteva ai cittadini extracomunitari di superare gli esami facendosi sostituire illegittimamente da connazionali con tratti somatici simili e adeguatamente preparati per affrontare le prove obbligatorie per il rilascio della patente.
Tutti coloro che hanno ottenuto l’abilitazione alla guida mediante l’inganno del funzionario della Motorizzazione civile sono stati denunciati e ora dovranno rispondere di sostituzione di persona, uso di atto falso e induzione in errore del pubblico ufficiale.
L”indagine iniziata nell’aprile del 2020 e sviluppata per oltre un anno con perquisizioni domiciliari nel Nord Italia, ha consentito di sequestrare anche materiale informatico che ha poi permesso di scoprire un ben più ampio giro della pratica illegale. A conclusione dell’attività investigativa sono state indagate 114 persone tra cui i 3 impostori rintracciati a Reggio Emilia, Modena e Bergamo.
Gli impostori, dietro compenso, si presentavano alle sessioni di esame esibendo documenti falsificati nella foto, inducendo così in errore gli esaminatori. Ottenuta l’idoneità, la patente emessa aveva il nominativo del candidato ma la fotografia del soggetto che invece aveva sostenuto di fatto le prove.
In taluni casi poi, conseguito il documento abilitativo, gli effettivi titolari ne denunciavano falsamente lo smarrimento, e ne richiedevano il duplicato allegando la fotografia “reale” ed ottenendo così l’emissione di una patente di guida a tutti gli effetti regolare, sia per il nominativo indicato, sia per l’immagine del volto riportata.
In altre circostanze invece, gli intestatari, non si preoccupavano nemmeno di ottenere il duplicato, considerata la notevole somiglianza con il sostituto.
Tale malaffare ha inciso anche sulla sicurezza stradale in quanto coloro che hanno ottenuto la patente senza aver sostenuto le prove, non erano in grado di guidare sia perché ignoravano le norme del codice della strada, sia perché non sapevano condurre l’auto. Infatti è stato accertato che molti di loro sono stati causa di incidenti stradali.