Cronaca Lombardia e Nazionale: finalmente uno stop deciso alle bollette di gas e luce elevatissime emesse dalle società di fornitura, senza che le società stesse abbiano effettivamente dimostrato i consumi dell’utente. Infatti, secondo la Corte di Cassazione (Sentenza n. 34701 del 2021) se l’utente contesta il malfunzionamento del contatore e ne chiede la verifica, egli può contestare la pretesa avversaria, anche se basata su fatture che indicano consumi effettivi, limitandosi a dimostrare “l’entità dei consumi effettuati nel periodo (avuto riguardo al dato statistico di consumo normalmente rilevato in precedenti bollette e corrispondente agli ordinari impieghi del bene somministrato)”.
La Corte quindi, conferma un orientamento molto importante, ossia che “la rilevazione dei consumi mediante contatore è assistita da una mera presunzione semplice di veridicità sicché, in caso di contestazione, grava sul somministrante l’onere di provare che il contatore era perfettamente funzionante, mentre il fruitore deve dimostrare che l’eccessività dei consumi è dovuta a fattori esterni al suo controllo e che non avrebbe potuto evitare con un’attenta custodia dell’impianto, ovvero di aver diligentemente vigilato”.
“Anche voi avete ricevuto fatture di luce e gas particolarmente elevate? E’ possibile presentare un reclamo scritto – spiega Marco Donzelli, presidente nazionale del Codacons – al fine di chiedere alla società di fornitura una risposta scritta e motivata al reclamo presentato, così come è legittimo chiedere la verifica del contatore dell’abitazione nel caso in cui si ritengano i consumi particolarmente elevati. Scriveteci per avere assistenza e consulenza”.