MANTOVA – Negli ultimi tempi era stato notato un consistente andirivieni di persone nei pressi di un complesso di palazzine a Borgo Virgilio, probabilmente riconducibile ad episodi di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti della Squadra Mobile di Mantova, preposti al contrasto al narcotraffico hanno posto in essere un mirato servizio di osservazione protrattosi per alcuni giorni che ha permesso di comprendere dove avesse esattamente origine l’illecita attività e quando lo spacciatore avrebbe avuto a disposizione la sostanza stupefacente.
Nel tardo pomeriggio del 7 aprile, gli Agenti della Squadra mobile facevano irruzione con l’ausilio di una pattuglia della Squadra Volante ma si trovavano di fronte un cane di grossa taglia che da subito cercava di avventarsi contro, una volta bloccato il cane e posto in sicurezza un giovane italiano di 25 anni con svariati precedenti penali, unitamente alla madre 56enne presente in casa gli agenti rinvenivano un primo “pacchetto” di oltre 2 kg e mezzo di hashish, occultato in freezer, vistisi scoperti, a madre e figlio non è restato che collaborare: veniva rinvenuto un borsone con altri 13 kg in vari “panetti” di sostanza illecita nella camera da letto della donna, mezzo chilo di marijuana , 45 pasticche di ecstasy in un mobile del soggiorno mentre nella stanza del ragazzo venivano individuati tutto l’occorrente per confezionare in cellophane termosaldato lo stupefacente, ed una macchinetta elettronica conta-soldi. Quest’ultima, evidentemente necessaria a conteggiare i 15.880 euro in contanti rinvenuti in uno strappo della cucitura del divano del soggiorno.
Immediato l’arresto dei due (convalidato in data 12 aprile con applicazione al solo ragazzo della custodia cautelare in carcere) ulteriori approfondimenti investigativi in corso sotto la direzione della Procura della Repubblica di Mantova per cercare di individuare e contrastare anche i loro canali di approvvigionamento