AICURZIO – Aveva già ammesso le sue responsabilità subito dopo l’omicidio, telefonando direttamente ai Carabinieri che l’avevano raggiunto nella sua abitazione: il 23enne di Aicurzio, interrogato dal sostituto procuratore di turno, nella caserma della Compagnia di Vimercate, ha riconfermato tutto quanto.
Il giovane, un disoccupato che non aveva mai avuto problemi con la giustizia, ha spiegato che soffre di sindrome depressiva e e che era in cura insieme alla mamma. Ieri in casa, in un momento di sconforto, all’improvviso ha aggredito la mamma 58enne. La donna, dopo essere stata colpita, ha perso l’equilibrio ed è andata a sbattere con violenza contro un armadio, poi è finita a terra.
Il ragazzo, però, ha continuato a colpirla con calci e pugni al volto, fino a causarne il decesso. A quel punto ha telefonato ai Carabinieri riferendo dell’accaduto.
Per lui, al termine dell’interrogatorio, si sono aperte le porte del carcere di Monza.