MONZA – Rafforzare le azioni di prevenzione e di contrasto alle forme di criminalità diffusa, migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini, tutelare l’ordine pubblico, monitorare le aree di pubblico interesse, demotivare gli atti vandalici contro il patrimonio, ottimizzare gli interventi con le forze dell’ordine, promuovere il rispetto del decoro urbano e incrementare la fiducia nelle istituzioni. Queste sono alcune tra le motivazioni contenute nel progetto che prevede l’ampliamento dell’attuale sistema di videosorveglianza: 31 nuove telecamere in 12 parchi e giardini comunali con immagini trasmesse tramite rete wireless e fibra ottica al Comando di Polizia locale, dove è installato il sistema di gestione e di registrazione dei dati forniti.
“L’accesso a questi fondi è importantissimo sul fronte della sicurezza nella nostra città – spiega l’assessore alla Sicurezza, Federico Arena – Il potenziamento della videosorveglianza aiuterà soprattutto nell’attività di prevenzione, garantendo una maggior tranquillità a cittadini e titolari di attività, in modo particolare in quei luoghi dove i genitori accompagnano i propri figli a giocare o per svolgere altre attività all’aperto. Nella scelta dei luoghi per il posizionamento delle telecamere sono state tenute in considerazione anche le segnalazioni pervenute dai cittadini: riteniamo infatti la collaborazione anche della singola persona un elemento indispensabile di sicurezza partecipata. Per questo siamo sempre attenti alle diverse opportunità di finanziamento che arrivano da altri enti, proprio per utilizzare tutte le risorse disponibili in un momento di oggettiva sofferenza per i bilanci comunali”.
Per ottenere un cofinanziamento alla spesa totale di circa 115 mila euro, l’Amministrazione ha partecipato al bando regionale “per l’assegnazione di cofinanziamenti per l’installazione di impianti di videosorveglianza nei parchi comunali e nelle aree protette regionali di cui alla L.R. 86/1983 per elevare la sicurezza urbana – anno 2022”, che riconosce ai comuni in forma singola un contributo pari all’80% del costo, sino ad un massimo di 80 mila euro.
Sono giardini pubblici aperti e fruibili a qualsiasi ora le zone scelte per installare le nuove telecamere di osservazione (Dome PTZ, che consentono all’operatore di comandare a distanza il posizionamento e lo zoom degli apparecchi) e quelle di contesto (bullet fisse, dotate di un LED infrarosso particolarmente potente che permette di effettuare riprese in assenza di luce sufficiente), capaci di fornire, oltre ai flussi video, ulteriori informazioni quali la rilevazione di oggetti abbandonati, l’ingresso o l’uscita da una determinata area, il motion detection (strumento utilizzato per rilevare il movimento di una persona o di un oggetto) e altri servizi innovativi.
Le telecamere saranno così collocate: due presso il giardino tra le vie Artigianelli e Gramsci, quattro in quello tra le vie Visconti, Grassi e Lambretto, sei presso il Giardino Incantato, cinque in via Messa, due in via Gadda, due in via Piero della Francesca, due in via Monte Sabotino, due tra le vie San Rocco e Dei Prati, due in via San Fruttuoso, una in via Tevere, due nelle vie Monte Bisbino e Monte Bianco e una tra le vie Calatafimi e Cappuccini.