MONZA – Neanche il tempo di riflettere su cosa non ha funzionato in Gara 1 che la Vero Volley Monza è pronta alla seconda sfida di Semifinale Scudetto della vivo Serie A1 femminile 21-22 contro la Igor Gorgonzola Novara. Oggi, domenica 24 aprile alle 20 (diretta Sky Sport 1 | volleyballworld.tv), all’Arena di Monza, le monzesi hanno l’ultima chance per prolungare la serie contro le piemontesi alla decisiva Gara 3, da giocarsi eventualmente al Pala Igor, e non interrompere la corsa alla prima Finale Scudetto della loro storia.
Una rimonta da favola (da 2-0 a 2-2) non è servita da booster alla squadra di Marco Gaspari per affermarsi nel tie-break di Gara 1. Monza ha subito i turni in battuta di Hancock e Karakurt, oltre alle accelerazioni offensive di Daalderop ed i muri di Washington, sia nella metà di primo set che durante il secondo, reagendo però con coraggio, cuore e determinazione nel finale di terzo e per tutto il quarto gioco. I numeri del confronto parlano di una Vero Volley da favola a muro (16, di cui 6 di Danesi e 3 a testa di Larson e Rettke, contro i 9 delle padrone di casa), e molto lucida anche in fase offensiva, con Van Hecke e Larson (18 punti a testa) a trainare le rosablù al rientro dopo un avvio decisamente in salita. Le monzesi possono rimpiangere qualche errore di troppo soprattutto in battuta, dove Novara ha sicuramente fatto meglio (11 ace a 4) e in fase offensiva in alcuni momenti chiave della sfida, con la Igor Gorgonzola che ha attaccato con il 41% contro il 38% della Vero Volley. La prima squadra femminile della realtà monzese però vuole subito voltare pagina, provando ad affidarsi all’energia del suo pubblico e al buon andamento sul taraflex amico (14 vittorie stagionali su 19 uscite tra campionato, Coppa Italia e Champions League) per provare a riaprire il confronto con la formazione di Lavarini.
“La prima partita ci ha fatto capire che se siamo lucidi e cinici possiamo dire la nostra – commenta Marco Gaspari, allenatore della Vero Volley -, come è stato nel terzo e quarto set. Dobbiamo però rimanere più calmi nei momenti in cui Novara cresce, stando attenti soprattutto ad inizio match. Cosa ci è mancato in Gara 1? Direi la ricezione. E’ vero che Novara è aggressiva e efficace dai nove metri, ma noi dobbiamo tornare ad esprimerci con la continuità che abbiamo fatto vedere lungo il cammino in questo fondamentale. Ha funzionato invece la correlazione muro-difesa: abbiamo toccato tanto e murato bene. Ci è mancato forse l’apporto della fase cambio palla, aspetto che contro avversari del genere diventa determinante”.