Nei giorni scorsi è stata presentata una ricerca realizzata da Ipsos per Confida, l’Associazione italiana distribuzione automatica aderente a Confcommercio. Secondo i dati, il 2021 è stato un anno molto positivo per il settore, soprattutto se messo a confronto con l’anno precedente quando, con la chiusura per arginare la pandemia di scuole, uffici, università e pubbliche amministrazioni, aveva perso il 30% del fatturato. Il recupero è stato infatti molto sensibile: le vendite sono cresciute del 12,11% (circa 1 miliardo e mezzo di euro), il parco macchine del 2% e infine le consumazioni registrano un aumento del 10,5% (3,7 miliardi).
“La ripresa – ha commentato il presidente, Massimo Trapletti – è sicuramente un segnale molto positivo che riconferma l’impegno del settore nell’affrontare la crisi scaturita dalla pandemia di Covid-19. Nonostante i volumi di consumazioni e fatturato siano ancora lontani dai numeri pre-pandemia, complice anche l’utilizzo intenso dello smart working durante tutto il corso dello scorso anno, nel medio termine ci aspettiamo prestazioni positive e una crescita del mercato nei prossimi cinque anni”.
A trainare la ripresa sono le categorie di bevande fredde, snack e gelati (+13,5%), in particolare il consumo di acqua che pesa il 77% del totale. Il caffè rimane la bevanda calda preferita ai distributori: nel 2021 ne sono stati consumati 2,2 miliardi (+8,9%). Interessante il dato degli snack freschi i cui consumi sono cresciuti del 10,6% e in particolare, tramezzini e panini/pizzette (+15% e +11%), fotografando una realtà comune a tanti italiani, ovvero la necessità di trovare soluzioni alternative ai pranzi in bar e ristoranti, ancora non attivi al 100%.