PADOVA – Distribuiva cocaina vicino alla sua abitazione confezionandola con incarti di comuni caramelle alla menta. Così un pluripregiudicato della provincia di Padova riteneva di poter dissimulare l’attività di spaccio. Invece è stato colto in flagranza e tratto in arresto per spaccio e detenzione di cocaina dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Padova. Pochi mezzi, ma sufficienti a riaccaparrarsi una buona fetta di clientela nella zona di residenza.
I poliziotti lo hanno notato uscire dalla sua abitazione rurale ed andare incontro ai clienti che raggiungevano la sua abitazione in auto. Pochi attimi – per percorrere il viale in ciottoli che dall’ingresso di casa conduce al cancello, e poi raggiungere l’attiguo magazzino utilizzato per il ricovero dei mezzi e lì prelevare le dosi di droga da consegnare – ed il gioco era fatto. Così avvenivano gli scambi con i clienti, proprio dinanzi casa, senza alcuno sforzo e con nonchalance.
Assistito allo scambio, gli agenti della Squadra Mobile hanno a quel punto fermato prima l’acquirente, da cui si facevano consegnare la dose di cocaina poco prima acquistata, e poi, approfittando del fatto che il cancello della sua abitazione era stato lasciato socchiuso, anche il 60enne, rimasto nel frattempo sul viottolo di casa. Perquisito sul posto, all’interno della tasca dei pantaloni gli sono state trovate da subito 2 dosi.
Le stesse erano infatti tutte racchiuse in identici incarti di comuni caramelle alla menta e sigillate con una comune spillatrice.
Estesa la perquisizione all’interno dell’abitazione e del ricovero attrezzi, i poliziotti hanno recuperato un totale di 37 dosi, tutte confezionate allo stesso modo.
Assieme alle dosi anche una parte di cocaina ancora da “tagliare” e frazionare. Rinvenuta ovviamente anche la confezione di caramelle alla menta con incarto identico a quello utilizzato per contenere le dosi di stupefacente e la spillatrice per sigillare.
Sul tavolo posto all’entrata dell’abitazione, appoggiate alla rinfusa diverse banconote per un totale di 265 euro, chiaro provento delle cessioni di droga effettuate sino a quel momento.