MONZA – 42 chilometri di percorso e 1.100 metri di dislivello, questi i numeri della più attesa ed emozionante gara podistica in notturna che porta le squadre iscritte quest’anno a cimentarsi nella grande sfida dall’Arengario, nel centro di Monza, al Monte Resegone. Giunta alla sua 60° edizione, la gara avrà inizio la sera del 25 giugno, con partenza prevista alle ore 21 e terminerà solo dopo che i corridori avranno percorso 42 km di percorso, lo stesso che nel 1924 aveva visto sfidarsi le prime 12 squadre partecipanti alla ora mai ben nota corsa.
Dal centro di Monza al Monte Resegone, le squadre dovranno dimostrare spirito di sacrificio, responsabilità nei confronti della squadra, ma anche passione e desiderio di libertà. La competizione metterà alla prova gli atleti, che sfideranno fatica e stanchezza per raggiungere Rifugio Capanna Monza, in provincia di Lecco, ma per tutto il tragitto non saranno mai davvero soli. La natura sconfinata e la bellezza del paesaggio saranno compagni sempre presenti, per tutta la durata della gara.
Una competizione diventata storica, sempre più attuale e amata. Dal 1924 tante sono le differenze, come ad esempio il numero delle squadre partecipanti, la divisa degli atleti (all’inizio di stampo militare) e anche il numero dei componenti delle squadre (la prima edizione prevedeva 4 corridori e non 3), ma numerosi sono anche gli elementi che si sono tramandati nel corso del tempo, per ben 60 anni. Il tracciato, i chilometri, la bellezza e la vastità dei paesaggi sono i medesimi, ma soprattutto non è cambiato lo spirito della gara, che prevede forza, allenamento, senso di squadra e amore per la libertà.
“Eccoci di nuovo qui – afferma Enrico Dell’Orto, presidente della Società Alpinisti Monzesi -, motivati, entusiasti e pronti a fare ancora la Mo.Re., come buona tradizione vuole. Le emozioni sopite per tanto tempo le abbiamo finalmente liberate e rimesse in pista per costruire una nuova pagina di storia, di leggenda e di fraterna condivisione di fatica ed amicizia. Per- ché la Monza-Resegone è sì una gara ma anche avventura da scoprire insieme passo dopo passo lungo interminabili strade e gli impervi sentieri che conducono non alla vittoria fine a sé stessa ma ad un traguardo di sentimenti e comuni affetti rinsaldati sugli ultimi gradini della nostra Casa di montagna”.
“Ogni volta che sento nominare la Monza–Resegone mi affiorano alla mente ricordi preziosi, che mai potrò scordare – commenta Luca Santambrogio, presidente della Provincia di Monza e Brianza -. Per ben sette volte sono stato uno degli atleti che si sono messi in gioco lungo questo percorso difficile, sfidante ma incredibilmente affascinante. Ricordo la fatica durante il tragitto, la paura di non farcela ma poi la soddisfazione e l’immensa gioia di tagliare il traguardo, lassù in cima, con la notte che avvolge e fa scordare ogni sforzo. Nella Monza-Resegone non è importante conquistare la vittoria: questa è una gara in cui non solo ci si misura come atleti, ma come esseri umani messi alla prova davanti ai propri limiti e alla volontà di andare oltre. Una gara che fa capire quanto sia importante fare squadra e fidarsi ed affidarsi agli altri”.
“Dopo due anni di attesa forzata – aggiunge Andrea Arbizzoni, assessore allo Sport del Comune di Monza -, siamo orgogliosi di poter nuovamente ospitare una manifestazione che fa la storia sportiva di Monza da oltre 60 anni, come vuole la tradizione. Questo è un evento sportivo che rievoca il Modello Monza nello sport che in questi 5 anni abbiamo sempre promosso: lo sport per tutti e la valorizzazione dell’associazionismo. È necessario continuare a creare rete investendo nello sport, settore strategico che consente di promuovere educazione, salute e partecipazione. Ma non solo, anche divertimento e spirito di aggregazione. Elementi che saranno sempre una priorità per il nostro futuro”.