Una stangata da quasi 600 euro a famiglia in più in un anno per fare il pieno all’auto di casa con benzina e gasolio che hanno sfondato i due euro al litro in diverse stazioni di rifornimento sul territorio nazionale. È quanto emerge dall’elaborazione dell’Unione europea delle cooperative (Uecoop) su dati Mise in riferimento alla corsa dei prezzi dei carburanti che sta gonfiando l’inflazione e svuotando le tasche degli italiani sulla spinta dagli effetti della guerra in Ucraina con Gazprom che taglia il gas all’Eni con flussi ridotti del 15%.
Il rifornimento di benzina costa il 25,5% in più a giugno 2022 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e per il diesel va pure peggio con un rincaro di quasi 1/3 (32%). Una situazione che appesantisce la brusca frenata delle nuove immatricolazioni di auto nel 2022, da quelle a benzina (-39,1%) a quelle a gasolio (-37,8%) a fronte di una maggior tenuta delle ibride ed elettriche (-7,5%) rispetto a un totale di quasi 39 milioni di vetture circolanti in Italia, secondo l’analisi di Uecoop su dati Unrae.
Il caro carburanti colpisce la capacità di spostamento delle famiglie ma anche il carrello della spesa visto che l’85% delle merci viaggia su strada pesando sui servizi che sulle le catene di approvvigionamento di tutti i beni, dagli alimentari alla meccanica. Il record dei prezzi per l’energia – spiega l’analisi Monitor 2022 di Uecoop – è ormai l’incubo di oltre 4 imprese su 10 (43%) per l’effetto a valanga su investimenti, piani di sviluppo e posti di lavoro
Una situazione che incide sul lavoro di una larga fetta delle 80 mila cooperative italiane che a livello nazionale impiegano oltre un milione di persone dalla salute al sociale, dai servizi alla logistica, dal turismo all’alimentare, dalla scuola allo sport fino agli spettacoli.