I numeri delle vacanze dell’osservatorio Confturismo certificano una sorta di ritorno alla “normalità” quella del 2019 prima della tempesta pandemica. Un week-end a giugno, uno short break tra luglio e inizio agosto e una vacanza di almeno 7 giorni ad agosto. Sono questi i programmi di circa 28 milioni di italiani che faranno le vacanze una o più volte, tra giugno e settembre, per un totale di 62,8 milioni di partenze, inclusi coloro che andranno all’estero e chi, per diversi motivi, non soggiornerà in strutture turistico ricettive. Ci sono, quindi, i presupposti per un’estate in linea con quella del 2019, se non addirittura al di sopra, a meno che la diffusione di Omicron 5 non smorzi gli entusiasmi. I vacanzieri spenderanno a testa quasi 300 euro per un week end, 540 euro per una vacanza tra 3 e 6 giorni e 1.250 per la vacanza principale, quella di 7 giorni o più, riversando complessivamente nell’economia nazionale, con i loro acquisti, circa 47 miliardi di euro tutto compreso – trasporto, soggiorno, ristorazione, intrattenimento, shopping ecc.
E il budget di spesa risulta essere il primo elemento con cui gli intervistati fanno i conti, citato come motivazione di scelta della destinazione di viaggio dal 19,3% del campione, seguito dalla ricchezza delle attrattive del luogo e dalla qualità del paesaggio, rispettivamente al 13,5% e al 12,1%. Un italiano su due ha già deciso e fissato tutto: il 16% risponde di non avere bisogno di prenotare perché sceglierà una soluzione propria o andrà da amici o parenti, mentre il 31% ha già prenotato i servizi che gli servono. Del restante 50%, metà sono già attivi nel controllo delle disponibilità di strutture ricettive e mezzi di trasporto mentre gli altri ancora stanno decidendo. La prima ad essere concretamente programmata è la vacanza principale, quella di 7 giorni o più, come ha già fatto il 73% degli intenzionati ad andare via a luglio e il 65% dei vacanzieri di agosto.
Il mix delle destinazioni torna ad essere quello classico del periodo: 80% in Italia, 20% all’estero. Sul primo versante, grande successo della Puglia, in vetta alla classifica delle preferenze, seguita da Sicilia e Toscana ma con ottime performance anche di Emilia Romagna, Sardegna e Calabria. All’estero si prediligono Grecia in prima battuta e, a seguire con un po’ di distacco, Spagna, Francia e Croazia. Sono scelte che ci parlano di una grande voglia di mare, che in effetti gli intervistati indicano come destinazione preferita nel 57% dei casi, seguito a distanza da montagna e città d’arte, tra il 13% e l’11% delle preferenze.