Il settore del franchising è un modello di business destinato a crescere sempre di più, nonostante il periodo di grande crisi per colpa della pandemia. Questa la fotografia scattata dal Report Assofranchising Italia 2022 – Strutture, tendenze e scenari, in collaborazione con Nomisma, che per il 2021 ha registrato un fatturato complessivo di 28,8 miliardi, con un aumento del 6,7% sull’anno precedente.
L’indagine è stata presentata a Milano in occasione dell’evento riservato ai soci e partner di Assofranchising, l’Associazione italiana del franchising aderente a Confcommercio, dal titolo “Capovolgimento”.
Secondo lo studio, anche le previsioni per il fatturato del 2022 saranno positive, con una crescita stimata del 3,6%, trainata soprattutto dai settori merceologici del beauty (+7,5% l’aumento previsto) e della casa (+7,3%). Si tratta di una situazione particolarmente favorevole che trova riscontro anche nell’incremento dei punti vendita franchising in Italia, che nel 2021 sono aumentate del 4,7% rispetto all’anno precedente.
La ripresa del mercato, la riapertura di alcuni punti vendita chiusi nel 2020, l’aumento del clima di fiducia dei consumatori e la voglia di cimentarsi in un’attività imprenditoriale, hanno determinato una crescita di quasi il 5% rispetto al 2020 del numero di occupati (238.194 unità). La media di personale occupato nei punti di vendita rimane però stabile a 4 addetti.
Tra i settori più performanti e in crescita di due punti percentuali, troviamo la Grande distribuzione organizzata, che incide del 3% sul fatturato complessivo del franchising, con un giro d’affari di oltre 10mila euro. A seguire troviamo l’abbigliamento (7.348 milioni) e i servizi (3.944 milioni di euro).